I misteri eleusìni (in greco antico: Ἐλευσίνια Μυστήρια?) erano riti religiosi misterici che si celebravano ogni anno nel santuario di Demetra nell'antica città greca di Eleusi. Sono il «più famoso dei riti religiosi segreti dell'antica Grecia»,[4] noti in tutto il bacino del Mediterraneo.[4] Alla loro base vi era un antico culto agrario,[5] derivante dalle pratiche religiose del periodo miceneo,[6][7] in cui si adoravano gli dei Titani (anziché gli dei classici Olimpi).[8]
Questi misteri erano incentrati sul mito del rapimento di Persefone, strappata alla madre Demetra da parte del re degli inferi Ade, mito rappresentato in un ciclo a tre fasi: la discesa (perdita), la ricerca e l'ascesa (άνοδος) di Persefone; quest'ultimo era il tema principale con la riunione con sua madre. Si trattava di un grande cerimoniale, protrattosi per tutta l'età antica fino all'ellenismo, diffusosi in seguito anche a Roma.[9]
Riti religiosi siffatti risalivano alle società agricole del Vicino Oriente e nella Creta minoica, di stampo matriarcale. Come l'orfismo e i misteri dionisiaci, infatti, i misteri eleusini traggono le loro remote radici nella protostoria, appunto da tradizioni cretesi, asiatiche, traci,[10] che erano connotate però da una religiosità pubblica e aperta a tutti.[8]
In seguito, arricchendosi ed integrandosi in un nuovo orizzonte religioso,[10] i riti, le cerimonie e le credenze divennero segreti, e da allora furono tenuti costantemente preservati, in quanto accessibili solo agli iniziati. Per costoro, la rinascita di Persefone simboleggiava l'eternità della vita che scorre di generazione in generazione, e chi si consacrava a lei credeva in una ricompensa nell'aldilà.[11] Ci sono molti dipinti e pezzi di ceramica che rappresentano vari aspetti dei Misteri, riguardanti le visioni e l'evocazione di una vita dopo la morte, sicché alcuni studiosi ritengono che il potere e la longevità dei Misteri Eleusini, durati circa due millenni, provenissero da sostanze allucinogene,[12] sebbene altri discordino con questa tesi.[13] Il nome della città, Eleusís, sembra essere pre-greco ed è probabilmente una controparte dei Campi elisi e la dea Ilizia.
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