In fisica, in particolare in elettromagnetismo, il momento magnetico di un magnete è una grandezza che quantifica la forza che il magnete stesso esercita su una corrente elettrica e la torsione che il campo magnetico produce interagendo con esso. Più precisamente, il termine si riferisce al momento di dipolo magnetico, che descrive il primo termine dello sviluppo in multipoli del campo magnetico, il dipolo magnetico.
Ogni campo magnetico dipolare è simmetrico rispetto alle rotazioni intorno ad un determinato asse, di conseguenza è consueto descrivere il momento di dipolo magnetico che genera tale campo come un vettore con direzione lungo l'asse. Solitamente si considerano il momento magnetico relativo al moto di cariche elettriche ed il momento magnetico intrinseco delle particelle elementari cariche, associato allo spin. Il contributo nel primo caso può essere ricavato conoscendo la distribuzione spaziale delle correnti (o, equivalentemente, del moto delle cariche) nel sistema, mentre nel secondo caso il vettore momento magnetico intrinseco delle particelle è un numero fissato, misurato sperimentalmente con grande precisione.
Quello dell'elettrone è, ad esempio, −9.284764×10−24 J/T,[1] e la direzione di tale vettore è interamente determinata dalla direzione dello spin. Esiste infatti una stretta connessione tra il momento angolare e il momento magnetico, espressa dall'effetto Einstein-de Haas, o "rotazione per magnetizzazione", ed il suo inverso, l'effetto Barnett, o "magnetizzazione per rotazione".[2]