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Mondo arabo

Mondo Arabo
Nella carta sono indicati i paesi che fanno parte del "mondo arabo", paesi in cui viene parlato l'arabo, anche se vi sono comprese aree linguistiche iraniane, berbere, curde, somale e aramaiche. Marocco, Algeria, Iraq, Sudan, Gibuti e Somalia sono stati ufficialmente bilingui.

L'espressione mondo arabo (in arabo العالم العربي?) è usata convenzionalmente per indicare i ventidue Stati membri della Lega degli Stati Arabi; per "Paesi arabi" si intendono i Paesi la cui lingua ufficiale maggioritaria è l'arabo e abitati in maggioranza da arabi[1]; sono localizzati nel Medio Oriente, nel Nordafrica e in parte nel Deserto del Sahara e nel Corno d'Africa.

I Paesi arabi non vanno confusi con l'insieme del mondo musulmano, sia perché alcuni Stati e territori arabi comprendono significative minoranze cristiane o di altre religioni, sia perché solo il 25% circa dei musulmani è costituito da arabi, dal momento che ci sono numerosi paesi islamici come l'Albania, la Turchia, il Kazakistan, l'Azerbaigian, l'Uzbekistan, l'Iran, l'Afghanistan, il Pakistan, il Bangladesh, la Malaysia, l'Indonesia e diversi stati africani come il Senegal e il Mali che non sono arabi.

L'organizzazione internazionale che riunisce i Paesi arabi è la Lega araba. In linea di massima in questi stati vige l'islam e vengono riconosciute le sue leggi, ma in molti sono riconosciute ufficialmente anche altre confessioni religiose.

Al 2015 si stimano circa 423 milioni di abitanti nella Lega araba.

  1. ^ Laura Guazzone, Introduzione al mondo arabo contemporaneo, La Sapienza orientale, Roma, Nuova Cultura, 2007, p. 37, ISBN 88-6134-125-X.

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