Morte Nera veicolo fittizio | |
---|---|
La Morte Nera in Guerre stellari | |
Nome originale | Death Star |
Creazione | |
Universo | Guerre stellari |
Autore | George Lucas (creatore di Guerre stellari) |
1ª app. in |
|
Profilo | |
Tipo | Stazione di battaglia orbitale (arma di distruzione di massa) |
Fazione | Impero Galattico |
Costruttore | Orson Krennic e Galen Erso |
Comandante | Grand Moff Tarkin |
Dati tecnici | |
Motore | Propulsione Iperguida Imperiale |
Armamento |
|
Difese | Scafo: lega di acciaio quadanio |
Prestazioni | Velocità: 8 km/s nello spazio reale |
Equipaggio | Più di un milione, tra cui 26.000 stormtrooper[1] |
Passeggeri | In numero variabile; è in grado di ospitare la Corte Imperiale in caso di necessità |
Carico | Circa 7.200 caccia TIE e 2.300 hangar |
Lunghezza |
|
La Morte Nera[N 1] (in inglese Death Star, "Stella della morte"), conosciuta ufficialmente come Stazione Orbitale da Battaglia DS-1 (in inglese DS-1 Orbital Battle Station), è una stazione spaziale e un'arma di distruzione di massa nonché planetoide artificiale che compare nella saga cinematografica di fantascienza Guerre stellari.
Si dice che la prima versione, che appare nel film Guerre stellari, abbia un diametro di oltre 160 chilometri ed è composta da circa 1,7 milioni di militari e da 400.000 droidi.[2] La stazione viene distrutta dall'Alleanza Ribelle sfruttando il suo unico punto debole: una porta di scarico che, se colpita con un colpo preciso, innesca una reazione a catena nell'intera infrastruttura della stazione.[N 2]
La seconda Morte Nera (chiamata Morte Nera II) appare in Il ritorno dello Jedi ed è significativamente più grande con un diametro di 200 chilometri e, sebbene incompiuta, è tecnologicamente più avanzata del suo predecessore. La Morte Nera II viene distrutta da un attacco diretto al suo reattore principale da parte di navi da combattimento ribelli, inclusi X-wing, A-wing e Millennium Falcon, poiché il suo stato incompleto consente alle navi di volare attraverso la sua infrastruttura.
Fin dalla sua prima apparizione, la Morte Nera è diventata un'icona culturale e un elemento ampiamente riconosciuto del franchise di Guerre stellari. Ha ispirato numerose super armi simili nella narrativa, così come in altre opere di Guerre stellari. Il film del 1983 Il ritorno dello Jedi introdusse la Morte Nera II. Il film del 2015 Il risveglio della Forza ha introdotto la Base Starkiller, un pianeta convertito dal Primo Ordine in una super arma. Sebbene sia più potente e tecnologicamente avanzata di entrambe le Morte Nera, essendo in grado di distruggere interi sistemi planetari, viene distrutta dalla Resistenza.
Errore nelle note: Sono presenti dei marcatori <ref>
per un gruppo chiamato "N" ma non è stato trovato alcun marcatore <references group="N"/>
corrispondente