My Fair Lady | |
---|---|
Musical in due atti | |
Autori | |
Lingua originale | Inglese |
Genere | Musical |
Fonti letterarie | Pigmalione di George Bernard Shaw (1913) |
Musica | Frederick Loewe |
Libretto | Alan Jay Lerner |
Ambientazione | Londra |
Prima assoluta | 15 marzo 1956 Mark Hellinger Theatre (New York, Broadway) |
Prima italiana | 9 novembre 1963 Teatro Nuovo di Milano |
Premi | 6 Tony Award |
Personaggi | |
| |
Riduzioni cinematografiche | My Fair Lady, regia di George Cukor (1964) |
My Fair Lady è un musical di Frederick Loewe su libretto di Alan Jay Lerner, tratto dall'opera teatrale di George Bernard Shaw Pigmalione (1913). Così come la pièce di Shaw, il musical racconta della rozza fioraia cockney Eliza Doolittle che prende lezioni dal fonetista Henry Higgins per poter diventare una vera signora e aprire un negozio. Il progetto è il risultato di una scommessa tra il professor Higgins ed il colonnello Pickering, fatta dopo che il professore ha affermato di poter trasformare una qualunque popolana in una lady con pochi mesi di lezioni. Ma, inaspettatamente, Higgins comincia a provare dei sentimenti per la povera fioraia.
Il musical, diretto da Moss Hart, con costumi di Cecil Beaton e scene di Oliver Messel, debuttò a Broadway nel 1956 e fu un grande successo di critica e pubblico: My Fair Lady rimase in scena per 2717 repliche, diventando così il musical più longevo dell'epoca, e vinse sei Tony Award, tra cui miglior musical. Il musical si rivelò uno straordinario successo anche a Londra, dove rimase in scena per 2281 repliche al Theatre Royal Drury Lane. In entrambe le produzioni i ruoli dei due protagonisti furono interpretati da Rex Harrison e una giovane Julie Andrews. Harrison tornò a recitare anche nell'adattamento cinematografico vincitore dell'Oscar diretto da George Cukor nel 1964, con Audrey Hepburn (doppiata nel canto da Marni Nixon) nel ruolo di Eliza. Il musical fu successivamente riproposto sulle scene londinesi e newyorchesi in numerosi revival e si guadagnò l'appellativo di "musical perfetto".[1]