Myoko | |
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Descrizione generale | |
Tipo | Incrociatore pesante |
Classe | Myoko |
Proprietà | Marina imperiale giapponese |
Ordine | 1923 |
Cantiere | Yokosuka |
Impostazione | 25 ottobre 1924 |
Varo | 16 aprile 1927 |
Completamento | 31 luglio 1929 |
Radiazione | 10 agosto 1946 |
Destino finale | Catturato il 21 settembre 1945 dal Regno Unito e colato a picco l'8 luglio 1946 nello Stretto di Malacca |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 10160 t A pieno carico: 13 120 t |
Lunghezza | 203,76 m |
Larghezza | 17,34 m |
Pescaggio | 5,9 m |
Propulsione | 12 caldaie Kanpon e 4 turbine a ingranaggi a vapore; 4 alberi motore con elica (130 000 shp) |
Velocità | 35,5 nodi (67,6 km/h) |
Autonomia | 8 000 miglia a 14 nodi (14 820 km a 25,93 km/h) |
Equipaggio | 773 |
Armamento | |
Artiglieria |
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Siluri | 12 tubi lanciasiluri da 610 mm |
Corazzatura |
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Mezzi aerei | 2 idrovolanti Nakajima E2N |
Note | |
Dati riferiti all'entrata in servizio | |
Fonti citate nel corpo del testo | |
voci di incrociatori presenti su Wikipedia |
Il Myoko (妙高?, Myōkō) è stato un incrociatore pesante della Marina imperiale giapponese, prima ed eponima unità della stessa classe e così chiamato dall'omonimo vulcano sull'isola di Honshū.[1] Fu varato nel settembre 1927 dal cantiere navale di Yokosuka.
Formò con le unità gemelle Haguro, Nachi e Ashigara la 5ª Divisione incrociatori, che nel corso degli anni trenta operò al largo della costa cinese. Nel 1941 la formazione fu dislocata nelle isole Palau alle dipendenze della 3ª Flotta e nel corso di dicembre partecipò all'invasione delle Filippine. All'inizio del gennaio 1942 il Myoko rimase danneggiato da una bomba e da Davao tornò in Giappone, dove fu riparato in tempo per partecipare agli ultimi scontri navali nelle Indie olandesi. Dopo un breve periodo di servizio nelle acque nazionali, si spostò con lo Haguro (che da allora rimase quasi sempre al suo fianco) a Truk e partecipò alla battaglia del Mar dei Coralli (4-8 maggio 1942) nei ranghi della 4ª Flotta. Non presente alla battaglia delle Midway, fu in prima linea nella campagna di Guadalcanal, bombardando anche l'aeroporto locale. Successivamente all'evacuazione nipponica ritornò in patria e nel mese di giugno 1943 fu riparato e riarmato, prendendo nuovamente il suo posto a Truk e poi a Rabaul: da qui salpò il 1º novembre con le altre forze dell'8ª Flotta per distruggere la squadra navale statunitense che aveva appena coperto lo sbarco su Bougainville; nella confusa battaglia della baia dell'imperatrice Augusta addivenne a una secca collisione con un cacciatorpediniere amico e rimase in riparazione a Kure sino al gennaio 1944. Nei primi mesi di quell'anno fu coinvolto in svariate missioni di trasporto truppe e scorta a petroliere o convogli.
Dopo aver avuto parte indiretta nel fallimentare, sebbene massiccio, tentativo di rifornire l'isola di Biak, fu presente alla battaglia del Mare delle Filippine (19-20 giugno 1944), durante la quale poté tuttavia solo contribuire agli sbarramenti contraerei. Trascorse dunque un lungo periodo in addestramento presso le isole Lingga vicino a Singapore, quindi in ottobre fu aggregato alla 2ª Flotta in vista della disperata difesa delle Filippine. Il 24 ottobre, mentre solcava il Mare di Sibuyan nelle Filippine, la formazione fu oggetto di diversi attacchi aerei e il Myoko rimase danneggiato da un siluro; fu comunque capace di riguadagnare Singapore, dove fu rimesso in efficienza. A dicembre salpò per il Giappone di scorta a un convoglio, ma rimase vittima del sommergibile USS Bergall, che con un siluro gli asportò la poppa: incapace di manovrare, fu rimorchiato indietro sino a Singapore, dove rimase ormeggiato per il resto del conflitto fungendo da batteria antiaerea galleggiante. Nel settembre 1945 fu catturato dall'Impero britannico, che l'8 luglio 1946 lo fece affondare nello stretto di Malacca.