Nabucco | |
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disegno originale del personaggio di Nabucodonosor II | |
Musica | Giuseppe Verdi |
Libretto | Temistocle Solera (libretto online) |
Fonti letterarie | Nabuchodonosor, dramma di Auguste Anicet-Bourgeois e Francis Cornue |
Atti | quattro (denominati "parti") |
Epoca di composizione | estate 1841 - 1842 |
Prima rappr. | 9 marzo 1842 |
Teatro | Teatro alla Scala, Milano |
Versioni successive | |
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Personaggi | |
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Autografo | Archivio Storico Ricordi, Milano |
«Non son più re, son Dio!»
Nabucco è la terza opera lirica di Giuseppe Verdi e quella che ne decretò il successo. Composta su libretto di Temistocle Solera, Nabucco fece il suo esordio con successo il 9 marzo 1842 al Teatro alla Scala di Milano alla presenza di Gaetano Donizetti.
Ha aperto le stagioni operistiche del Teatro alla Scala nel 1946, 1966, 1986. È stata spesso letta come l'opera più risorgimentale di Verdi, poiché gli spettatori italiani dell'epoca potevano tracciare paralleli tra la loro condizione politica e anche quella degli ebrei che sono stati soggetti al dominio babilonese. Il risultato di una lettura storiografica retroattiva che, alla luce degli avvenimenti storici occorsi, volle sottolineare in senso risorgimentale l'attività artistica del compositore. La lettura fu incentrata soprattutto sul famosissimo coro Va, pensiero, sull'ali dorate, intonato dal popolo ebraico, ma il resto del dramma è invece incentrato sulle figure drammatiche dei Sovrani di Babilonia Nabucodonosor II e della sua presunta figlia Abigaille.
Il librettista Solera aderì alla battaglia risorgimentale da posizioni neoguelfe, circostanza che potrebbe giustificare la collocazione di un'autorità di tipo religioso, l'inflessibile pontefice Zaccaria, a capo della fazione ebraica.