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Navicella (Liturgia)
La navicella è il contenitore per l'incenso da utilizzare durante le celebrazioni liturgiche e in altre celebrazioni di preghiera delle Chiese di tradizione latina e anglicana. Meno frequentemente lo stesso oggetto è chiamato navicella per l'incenso, navetta per l'incenso, navetta portaincenso, o navetta.[1]
Il nome deriva dalla forma tradizionale simile allo scafo di una nave. Etimologicamente il termine navicella deriva dal latino navicĕlla, che significa "piccola nave",[2] il termine navetta deriva dal francese navette con lo stesso significato di "piccola nave".[3]
^Entrambi i termini "navicella" e "navetta" sono attestati in Emmanuele Rocco, Vocabolario domestico italiano per ordine di materie compendiato dai lavori di Carena, Guacci e Taranto, Melga, Fanfani, Ec., Napoli, Domenico e Antonio Morano, 1869, p. 208. URL consultato l'8 marzo 2021. Il termine navicella è usato per lo più in ambito liturgico, il termine navetta è meno frequente in ambito liturgico e per lo più è usato per indicare navicelle francesi (in francese, infatti, si dice navette). Le locuzioni navicella portaincenso e navetta portaincenso si trovano spesso nei cataloghi dei musei, anche per distinguere l'oggetto da altri simili come i bronzetti nuragici a forma di navicella; infine le locuzioni navicella per l'incenso e navetta per l'incenso sono usate in relazione alla corrispondente espressione inglese incense boat (= nave per l'incenso).