Col nome di neo-tifinagh ci si riferisce ad una revisione moderna della tradizionale scrittura tifinagh (ⵜⵉⴼⵉⵏⴰⵖ; pronuncia: [tifinaɣ]) dei tuareg, ideata per trascrivere anche altri dialetti berberi.
La scrittura tradizionale dei tuareg, infatti, presenta diversi svantaggi per la trascrizione del berbero.
Per questi motivi, quando, intorno al 1968 venne fondata a Parigi un'Accademia berbera volta ad elaborare tutti gli strumenti per una rinascita della cultura berbera, uno dei primi impegni che essa si assunse fu quello di creare un sistema nuovo, basato sulle tifinagh ma adatto a scrivere altri dialetti (in particolare il cabilo).
Dopo le neo-tifinagh dell'Accademia berbera, molte altre proposte vennero avanzate, da associazioni e da singoli studiosi, con il risultato, controproducente, di impedire una vera standardizzazione di questi alfabeti.
Con la costituzione, in Marocco, di un Istituto Reale della Cultura Amazigh (IRCAM) e con la scelta, da parte di quest'ultima, dell'alfabeto tifinagh come strumento per l'introduzione del berbero nelle scuole, si è originata un'ultima versione di neo-tifinagh. Questa versione, in quanto elaborazione di un ente statale, ha di fatto spazzato via tutti i sistemi concorrenti, diventando quell'alfabeto unificato che finora non si era mai realizzato.
Su queste basi, gli enti preposti allo sviluppo di Unicode hanno preso le tifinagh dell'IRCAM come riferimento per l'attribuzione di codici Unicode alle lettere di questo alfabeto.