Il neohegelismo o neoidealismo[1] è un movimento filosofico sviluppatosi tra il XIX e il XX secolo principalmente nell'ambito della cultura anglo-americana e di quella italiana, che riprendeva l'idealismo storico e in particolare il pensiero di Georg Wilhelm Friedrich Hegel con le sue interpretazioni (hegelismo) e commistioni anche kantiane.
Il fenomeno interessò in ogni caso anche altri paesi, tra cui la Germania (che vide una rinascita dell'hegelismo ad opera di Kuno Fischer, Wilhelm Dilthey, Hans Freyer, Richard Kroner, Theodor Litt, ecc.); in misura minore Francia, Spagna, Russia, Scandinavia.
Mentre in questi, come in Inghilterra, si trattò di uno tra i vari movimenti filosofici, piuttosto secondario, in Italia il neohegelismo sarebbe invece divenuto predominante a livello nazionale, fin quasi alla metà del Novecento.[2]