Nishapur città | |
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نیشابور | |
Localizzazione | |
Stato | Iran |
Provincia | Razavi Khorasan |
Shahrestān | Nishapur |
Circoscrizione | Centrale |
Territorio | |
Coordinate | 36°12′N 58°48′E |
Altitudine | 1 199 m s.l.m. |
Abitanti | 205 972[1] (2006) |
Altre informazioni | |
Prefisso | 051 |
Fuso orario | UTC+3:30 |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Nishapur (talvolta detta Neyshabur[2]; in persiano نیشابور, Neyshâpūr) è un'importante città dell'Iran, nella provincia del Razavi Khorasan, e capoluogo dell'omonimo shahrestān.
Fondata dallo Shāhanshāh sasanide Sapore I, figlio di Ardashīr I,[3] essa fu conquistata dagli Arabi musulmani guidati dal governatore di Bassora ʿAbd Allāh b. ʿĀmir nel 651 o 652.[4]
Favorita dal suo clima salubre, la città divenne più importante della stessa Merv sotto il profilo politico, letterario ed economico, affermandosi anche come centro tessile di grande rinomanza.[5]
Nīshāpūr conta oggi oltre 205 972 abitanti (ma la sua area metropolitana arriva a contarne 441 184[6]) ed è uno dei più rilevanti centri industriali, politici e socio-culturali del Paese.
Inoltre, Nīshāpūr è nota per aver dato i natali al muhaddith, Muslim ibn al-Ḥajjāj (817 – 870) e al matematico, astronomo e poeta persiano ʿUmar Khayyām.