Olio di lino | |
---|---|
Caratteristiche generali | |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 232-278-6 |
Indicazioni di sicurezza | |
L'olio di lino è un olio fisso che si ottiene dalla spremitura dei semi di lino precedentemente essiccati o tostati. Nella sua composizione tipica ha un alto grado di insaturazione con numero di iodio compreso tra 170 e 203.[1] Questa caratteristica lo rende un ottimo olio siccativo ed un problematico olio alimentare. L'olio di lino non è classificato come olio alimentare nel Codex alimentarius. È un olio fortemente suscettibile all'ossidazione, alla polimerizzazione ed all'irrancidimento, reazioni che possono produrre sostanze non compatibili con l'utilizzo alimentare.[2][3] Nonostante queste problematiche, essendo l'olio di lino naturale la principale fonte vegetale di acidi grassi omega 3, in particolare dell'acido α-linolenico, l'olio di lino ha assunto uno specifico interesse nutrizionale. Inoltre per renderlo idoneo al mercato alimentare sono state sviluppate e coltivate varietà mutanti in grado di produrre un olio con un grado di insaturazione inferiore ed un minimo tenore di omega 3.[4][5][6][7] Con l'avvento di polimeri plastici è venuto a calare il prevalente utilizzo tecnico, come olio siccativo, e oggi un 30% della produzione dei olio di lino si stima sia destinata all'alimentazione animale e umana.