Programma 101 computer | |
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Esemplare di Programma 101 esposto al Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano | |
Tipo | Computer da tavolo[1] |
Paese d'origine | Italia |
Produttore | Olivetti |
Presentazione | ottobre 1965[2][3] |
Inizio vendita | 1966 |
Fine vendita | 1971 |
Esemplari prodotti | 44 000 |
Esemplari venduti | 44 000 |
Prezzo di lancio | 3 200 $ |
RAM di serie | nessuna[AP 1] |
RAM massima | 1.920 bit |
Tastiera incorporata | sì (numerica) |
Drive incorporati | lettore/registratore di schede magnetiche 240x70 mm |
Periferiche di serie | stampante (integrata) |
Consumo | 0,35 kW |
Peso | 35,5 kg |
Dimensioni (A x L x P) | 27,5 x 46,5 x 61 cm |
Successore | Olivetti Programma 102 |
Sito web | www.olivetti.it |
La Olivetti Programma 101 (sigla P101) è un calcolatore da tavolo programmabile[4][5][6][7], definita da molti "Desktop Computer" (computer da tavolo)[1] e ritenuta da una parte della storiografia informatica il primo personal computer della storia[8][9][10].
Venne sviluppata dalla ditta italiana Olivetti negli anni tra il 1962 e il 1964 e prodotta tra il 1965 e il 1971. Presentata per la prima volta alla grande esposizione di prodotti per ufficio BEMA di New York nell'ottobre 1965, fu progettata da un gruppo di ricerca guidato dall'ingegnere Pier Giorgio Perotto, in omaggio al quale assunse il soprannome di Perottina in assonanza con la pascalina, celebre macchina da calcolo inventata nel 1642 dallo scienziato francese Blaise Pascal; il gruppo, oltre a Perotto stesso, comprendeva anche Giovanni De Sandre, Gastone Garziera, Giancarlo Toppi e Giuliano Gaiti.[11] Il designer Mario Bellini le conferì un disegno avveniristico per l'epoca.[AP 2]
La Programma 101 all'epoca del lancio era considerata da alcuni osservatori il primo calcolatore da tavolo programmabile prodotta su larga scala.[2][3] Storicamente è confrontata con le prime calcolatrici programmabili da tavolo, Mathatron (1963)[12][13] e Mathatron II (1965)[14] dell'azienda americana Mathatronics, che però differentemente dalla P101 non utilizzava condizioni logiche interattive e non disponeva di base di una memoria di archiviazione.
La macchina era dotata di condizioni logiche (salti condizionati e incondizionati), istruzioni di output, registri e possibilità di salvare dati e programmi in una memoria interna e su un supporto magnetico esterno ed operava su registri numerici (con spostamenti tra di essi). Le unità vendute della P101 furono circa 44 000.
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