Operazione Triton | |
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Personale del servizio navale irlandese della LÉ Eithne per il salvataggio dei migranti, 15 giugno 2015 | |
Data | 1º novembre 2014 - 1º febbraio 2018 |
Luogo | mar Mediterraneo |
Schieramenti | |
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L'operazione Triton (originariamente chiamata Frontex Plus[1]) è stata un'operazione di sicurezza delle frontiere dell'Unione europea condotta da Frontex, l'agenzia europea di controllo delle frontiere, con l'obiettivo di tenere controllate le frontiere nel mar Mediterraneo[2].
L'operazione, che ha sostituito l'operazione Mare nostrum nel presidio dei flussi di migranti[3][4][5], è iniziata il 1º novembre 2014[6][7] e prevede contributi volontari da parte di 15 su 28 Stati membri dell'UE. Gli Stati che hanno contribuito volontariamente all'operazione Triton sono: Islanda, Finlandia, Norvegia, Svezia, Germania, Paesi Bassi, Francia, Spagna, Portogallo, Italia, Austria, Svizzera, Romania, Polonia, Lituania e Malta.
L'operazione Triton è iniziata dopo la fine dell'operazione italiana "Mare Nostrum", giudicata troppo costosa per un singolo Stato dell'UE (9000000 € al mese per 12 mesi). Il governo italiano aveva chiesto fondi supplementari da altri Stati membri dell'UE, ma non fu offerto il supporto richiesto.
Dal 1º febbraio 2018 l'Operazione Triton è stata sostituita dall'Operazione Themis.[8][9]