Operazione Tunnel parte della battaglia dell'Atlantico della seconda guerra mondiale | |||
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L'incrociatore Charybdis (a destra) e il cacciatorpediniere Limbourne in navigazione nella Manica in un quadro degli anni 1940 | |||
Data | ottobre 1943 - maggio 1944 | ||
Luogo | canale della Manica | ||
Esito | vittoria alleata | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Perdite | |||
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Operazione Tunnel fu il nome in codice dato a una campagna di attacchi navali condotta, dall'ottobre 1943 al maggio 1944, dalla Royal Navy britannica contro le forze navali della Germania nazista nel teatro bellico del canale della Manica, durante la seconda guerra mondiale. Scopo dell'operazione era quello di interrompere il sistema di convogli navali stabilito dai tedeschi lungo le coste settentrionali della Francia occupata, nonché di attirare in combattimento e distruggere le unità della Kriegsmarine in modo da conseguire il controllo per gli Alleati delle acque della Manica in vista della conduzione del futuro sbarco in Normandia.
L'operazione fu progettata in maniera non ottimale, portando ad alcuni insuccessi iniziali delle forze britanniche culminati nella grave sconfitta della battaglia delle Sept-Îles del 23 ottobre 1943; l'impiego successivamente di forze meglio addestrate (tra cui una flottiglia di cacciatorpediniere della Royal Canadian Navy) consentì agli Alleati di conseguire alcuni successi, portando a un effettivo logoramento delle forze d'altura della Kriegsmarine schierate nel canale. Pur senza conseguire risultati eclatanti, la campagna riuscì effettivamente a limitare l'operatività delle forze navali tedesche al punto che esse non costituirono più un ostacolo significativo alle successive operazioni navali alleate in Normandia.