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Pandemia di COVID-19

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Pandemia di COVID-19
epidemia
Casi d’infezione globali confermati dall’inizio della pandemia al 5 maggio 2023

     10 000 000+ casi confermati

     1 000 000-9 999 999 casi confermati

     100 000-999 999 casi confermati

     10 000-99 999 casi confermati

     1 000-9 999 casi confermati

     100-999 casi confermati

     1-99 casi confermati

     nessun caso confermato/nessun dato disponibile

PatologiaCOVID-19
OrigineWuhan (Cina (bandiera) Cina)
Nazioni coinvolte229[1][2]
Periodo30 gennaio 2020[3] -
5 maggio 2023[4]
Dati statistici globali[5]
Numero di casi775 673 955[6][7] (26 luglio 2024)
Numero di guariti736 502 877[6] (26 luglio 2024)
Numero di morti7 053 524[6] (26 luglio 2024)

La pandemia di COVID-19 è stata un'epidemia globale di malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) provocata dal coronavirus 2 da sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoV-2). L'Organizzazione mondiale della sanità l'ha dichiarata un'emergenza sanitaria pubblica di portata internazionale il 30 gennaio 2020, concludendola ufficialmente il 5 maggio 2023.

I prodromi della pandemia si ebbero a fine 2019, quando vennero alla luce i primi casi che coinvolgevano principalmente lavoratori del mercato umido di Wuhan, in Cina, in cui si vendevano pesce e altri animali, anche vivi. Nelle prime settimane di gennaio 2020 gli scienziati individuarono in tali soggetti polmoniti atipiche causate da un nuovo coronavirus, designato come SARS-CoV-2 (sindrome respiratoria acuta grave da coronavirus 2), la cui sequenza genica risultò per il 70% identica a quella del SARS-CoV,[8][9][10][11] diffusosi con l'epidemia di SARS del 2002-2004. Alla fine del mese di gennaio 2020 non erano ancora state ben determinate le caratteristiche del virus, sebbene fosse accertata la sua capacità di trasmettersi da persona a persona, e permanevano incertezze sulle esatte modalità di trasmissione e sulla patogenicità (la capacità di creare danno).[12] La malattia associata fu riconosciuta con il nome di COVID-19.[13]

La prima segnalazione attribuibile al nuovo virus avvenne il 31 dicembre 2019,[14] ma già l'8 dicembre comparvero i primi pazienti con malattia sintomatica.[15] Il 1º gennaio 2020 le autorità disposero la chiusura del mercato e l'isolamento di coloro che presentavano segni e sintomi dell'infezione.[14] Il primo decesso confermato risale al 9 gennaio 2020.[16] Al 28 gennaio 2020 si registrarono più di 4 600 casi di contagio confermati in molti Paesi del mondo e 106 decessi mentre il 15 febbraio tali dati erano già saliti a 49 053 casi e 1 381 decessi. A partire dal 23 gennaio 2020, Wuhan fu posta in quarantena con la sospensione di tutti i trasporti pubblici in entrata e in uscita dalla città,[17] misure che il giorno seguente furono estese alle città limitrofe di Huanggang, Ezhou, Chibi, Jingzhou e Zhijiang.[18] Ulteriori limitazioni e controlli sono stati adottati in molte zone del mondo.

Gli ammalati accusano sintomi simili all'influenza come dermatiti, febbre, tosse secca, stanchezza, difficoltà di respiro. Nei casi più gravi, spesso riscontrati in soggetti già gravati da precedenti patologie, si sviluppa polmonite, insufficienza respiratoria acuta fino ad arrivare anche al decesso. I pazienti presentano anche leucopenia e linfocitopenia. Dalla metà di gennaio 2020 fu disponibile un test per effettuare la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2, e poco dopo iniziò la ricerca e sperimentazione per cure e vaccini specifici. Le guarigioni sono spontanee e i trattamenti sono principalmente volti a gestire i sintomi e a supportare le funzioni vitali anche se sono stati testati alcuni farmaci antivirali già utilizzati per contrastare altre infezioni.

Una grande risposta, sia in Cina sia a livello globale, seguì un aumento dei casi a metà gennaio 2020, portando a restrizioni di viaggio, quarantene e coprifuoco, tra cui si possono annotare: la quarantena della nave da crociera Diamond Princess nelle acque giapponesi; il coprifuoco di oltre 780 milioni di persone in Cina e un coprifuoco volontario a Taegu, in Corea del Sud.[19][20][21] L'epidemia fu dichiarata un'emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale (PHEIC) dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) il 30 gennaio.[22][23] Aeroporti e stazioni ferroviarie hanno effettuato controlli della temperatura corporea, rilasciato dichiarazioni sanitarie e pubblicato segnali di informazione nel tentativo di identificare i vettori del virus.[24] Un certo numero di Paesi ha emesso avvertimenti contro i viaggi verso la sola Wuhan, Hubei o la Cina in generale.[25][26] Un altro consiglio è stato che i viaggiatori che tornano da determinate regioni, in particolare Cina, Iran ed Italia settentrionale, si isolino da soli.[27][28]

Le conseguenze più ampie dell'epidemia comprendono preoccupazioni sull'instabilità economica. La crisi politica ha incluso anche il licenziamento di diversi capi locali del Partito Comunista Cinese per la loro scarsa risposta allo scoppio dell'epidemia.[29] In diversi Paesi sono stati segnalati episodi di xenofobia e razzismo contro persone di origine cinese e dell'Asia orientale.[30][31][32][33] La diffusione di disinformazione[34] e fake news[35] sul virus, principalmente online, è stata descritta dall'OMS come una "infodemia".[36]

Il 5 maggio 2023 l'Organizzazione mondiale della sanità dichiara ufficialmente la fine dell'emergenza sanitaria internazionale.[37][38][39][40][41]

  1. ^ COVID-19 Coronavirus Pandemic, su worldometers.info, Worldometer. URL consultato il 19 gennaio 2023.
  2. ^ Non sono incluse 26 navi da crociera che hanno riportato dei casi positivi; Mallapaty Smriti, What the cruise-ship outbreaks reveal about COVID-19, in Nature, vol. 580, n. 7801, 26 marzo 2020, p. 18, DOI:10.1038/d41586-020-00885-w, ISSN 0028-0836 (WC · ACNP), PMID 32218546. URL consultato il 23 aprile 2020 (archiviato il 1º aprile 2020).
  3. ^ (EN) Novel Coronavirus – China, su who.int, Organizzazione Mondiale della Sanità - World Health Organization (OMS-WHO), 12 gennaio 2020. URL consultato il 10 gennaio 2021.
  4. ^ (EN) Emergency Committee regarding the coronavirus disease (COVID-19) pandemic, su who.int, Organizzazione Mondiale della Sanità - World Health Organization (OMS-WHO), 5 maggio 2023. URL consultato il 5 maggio 2023.
  5. ^ Numero complessivo di casi confermati e sospetti.
  6. ^ a b c COVID-19 CORONAVIRUS DISEASE 2019 PANDEMIC, su covid19.who.int. URL consultato il 26 luglio 2024.
  7. ^ Novel Coronavirus (Covid-19) situation reports, su who.int.
  8. ^ (EN) David S. Hui, Esam EI Azhar, Tariq A. Madani, Francine Ntoumi, Richard Kock, Osman Dar, Giuseppe Ippolito, Timothy D. Mchugh, Ziad A. Memish, Christian Drosten e Alimuddin Zumla, La continua minaccia epidemica di nuovi coronavirus per la salute globale: l'ultimo nuovo focolaio di coronavirus a gita, in Cina, in International Journal of Infectious Diseases, vol. 91, 14 gennaio 2020, pp. 264-266, DOI:10.1016/j.ijid.2020.01.009, ISSN 1201-9712 (WC · ACNP).
  9. ^ (EN) Undiagnosed pneumonia – China (HU) (01): wildlife sales, market closed, RFI Archive Number: 20200102.6866757, su Pro-MED-mail, International Society for Infectious Diseases, 2 febbraio 2020. URL consultato il 13 gennaio 2020 (archiviato il 22 gennaio 2020).
  10. ^ (EN) Jon Cohen e Dennis Normile, New SARS-like virus in China triggers alarm, in Science, vol. 367, n. 6475, 17 gennaio 2020, pp. 234-235, DOI:10.1126/science.367.6475.234, ISSN 0036-8075 (WC · ACNP), PMID 31949058. URL consultato il 17 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2020).
  11. ^ (EN) Jane Parry, China coronavirus: cases surge as official admits human to human transmission, in British Medical Journal, vol. 368, 20 gennaio 2020, DOI:10.1136/bmj.m236, ISSN 1756-1833 (WC · ACNP).
  12. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore epi
  13. ^ (EN) WHO Director-General's remarks at the media briefing on 2019-nCoV on 11 febbraio 2020, su who.int, Organizzazione mondiale della sanità, 11 febbraio 2020. URL consultato il 12 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2020).
  14. ^ a b (EN) Pneumonia of unknown cause – China. Disease outbreak news, su who.int, Organizzazione mondiale della sanità, 5 gennaio 2020. URL consultato il 6 gennaio 2020 (archiviato il 7 gennaio 2020).
  15. ^ (EN) Lisa Schnirring, Report: Thailand's coronavirus patient didn't visit outbreak market, su Center for Infectious Disease Research and Policy, 14 gennaio 2020. URL consultato il 15 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2020).
  16. ^ (EN) Amy Qin e Javier C. Hernández, China Reports First Death From New Virus, in The New York Times, 10 gennaio 2020, ISSN 0362-4331 (WC · ACNP). URL consultato l'11 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2020).
  17. ^ (EN) Jane Li, Mary Hui, China has locked down Wuhan, the epicenter of the coronavirus outbreak, su Quartz, 23 gennaio 2020. URL consultato il 23 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2020).
  18. ^ (EN) Wuhan virus: China locks down Huanggang, shuts down railway station in Ezhou after Wuhan lockdown, su The Straits Times, 23 gennaio 2020. URL consultato il 23 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2020).
  19. ^ Coronavirus: Shanghai neighbour Zhejiang imposes draconian quarantine, su South China Morning Post, 6 febbraio 2020. URL consultato l'8 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2020).
  20. ^ Sarah Marsh, Four cruise ship passengers test positive in UK – as it happened, in The Guardian, 23 febbraio 2020, ISSN 0261-3077 (WC · ACNP). URL consultato il 23 febbraio 2020.
  21. ^ (JA) La nuova "epidemia di polmonite" di tipo cinese "restrizione di movimento" per 780 milioni di persone, su CNN Japan, 18 febbraio 2020.
  22. ^ Novel Coronavirus (‎2019-nCoV)‎: situation report, 13 (PDF), Organizzazione mondiale della sanità, 2020.
  23. ^ Austa Somvichian-Clausen, The coronavirus is causing an outbreak in America—of anti-Asian racism, su The Hill, 31 dicembre 2019. URL consultato il 4 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2020).
  24. ^ Coronavirus Update: Masks And Temperature Checks In Hong Kong, su Nevada Public Radio. URL consultato il 26 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2020).
  25. ^ Coronavirus Disease 2019 Information for Travel, su U.S. Centers for Disease Control and Prevention (CDC), 3 febbraio 2020. URL consultato il 6 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2020).
  26. ^ Jayme Deerwester e Dawn Gilbertson, Coronavirus: US says 'do not travel' to Wuhan, China, as airlines issue waivers, add safeguards, in USA Today. URL consultato il 26 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2020).
  27. ^ Number of coronavirus (COVID-19) cases and risk in the UK, su gov.uk, 24 gennaio 2020.
  28. ^ Coronavirus Live Updates: Europe Prepares for Pandemic as Illness Spreads From Italy, su The New York Times, 26 febbraio 2020. URL consultato il 26 febbraio 2020.
  29. ^ Lily Kuo, China fires two senior Hubei officials over coronavirus outbreak, in The Guardian, 11 febbraio 2020. URL consultato il 18 febbraio 2020.
  30. ^ Evan Young, 'This is racism': Chinese-Australians say they've faced increased hostility since the coronavirus outbreak began, su Special Broadcasting Service, 31 gennaio 2020.
  31. ^ Nosheen Iqbal, Coronavirus fears fuel racism and hostility, say British-Chinese, in The Observer, 1º febbraio 2020, ISSN 0029-7712 (WC · ACNP). URL consultato il 4 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2020).
  32. ^ Coronavirus fears trigger anti-China sentiment across the globe, su Global News. URL consultato il 4 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2020).
  33. ^ Jessie Yeung, As the coronavirus spreads, fear is fueling racism and xenophobia, CNN. URL consultato il 4 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2020).
  34. ^ Providing science advice to policy makers during COVID-19, Organisation for Economic Co-Operation and Development (OECD), 5 maggio 2020. URL consultato il 25 maggio 2023.
  35. ^ Fake news, su ISS. URL consultato il 25 maggio 2023.
  36. ^ Fake Facts Are Flying About Coronavirus. Now There's A Plan To Debunk Them, su npr.org, NPR. URL consultato il 23 febbraio 2020.
  37. ^ Covid, l’Oms dichiara la fine dell’emergenza. La stima: «In 3 anni almeno venti milioni di decessi», su Corriere della Sera, 5 maggio 2023.
  38. ^ Pandemia Covid, l'Oms dichiara la fine dello stato di emergenza, su SkyTG24, 5 maggio 2023.
  39. ^ (EN) Covid global health emergency is over, WHO says, su BBC News, 5 maggio 2023.
  40. ^ (EN) WHO says Covid-19 is no longer a global health emergency, su CNN, 5 maggio 2023.
  41. ^ L’Oms dichiara finita l’emergenza Covid-19, su Fanpage, 5 maggio 2023.

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