Patroclo | |
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Patroclo e Briseide , antico affresco di Pompei | |
Saga | Ciclo Troiano |
Nome orig. | Πάτροκλος o Πατροκλῆς (Pátroklos o Patroklễs) |
Lingua orig. | Greco antico |
Autore | Omero |
1ª app. in | Iliade di Omero |
Caratteristiche immaginarie | |
Epiteto | Meneziade (patronimico) |
Specie | umano |
Sesso | maschio |
Luogo di nascita | Opunte |
Professione | Guerriero |
Patroclo (in greco antico: Πάτροκλος?, Pátroklos o Πατροκλῆς, Patroklễs, lett. "la gloria [κλέϝος] del padre [πατήρ]"; in latino Patroclus o Patrocles) è una figura della mitologia greca, tra le più importanti nella guerra di Troia. Figlio di Menezio e di Stenele, indossò le armi di Achille quando questi, offeso dal re di Micene Agamennone, che gli aveva sottratto la sua schiava Ippodamia (chiamata anche con il patronimico Briseide), simbolo del valore dimostrato, rifiutò di continuare a combattere contro i Troiani. Presentatosi in battaglia al posto di Achille per dare coraggio agli Achei, Patroclo provocò scompiglio nelle file nemiche, che respinse vittoriosamente, ma venne indebolito dal dio Apollo, ferito da Euforbo e infine ucciso da Ettore. Il desiderio di vendicare Patroclo indusse Achille a riprendere la guerra e a uccidere lo stesso Ettore.