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Pianoforte

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Pianoforte (disambigua).
Pianoforte
Un pianoforte a coda (a sinistra) e un pianoforte verticale (a destra).
Informazioni generali
OrigineItalia (bandiera) Italia
InvenzioneXVIII secolo
InventoreBartolomeo Cristofori
Classificazione314.122-4-8
Cordofoni a tastiera, a corde percosse
Uso
Musica galante e classica
Musica europea dell'Ottocento
Musica contemporanea
Musica jazz e black music
Musica pop e rock
Estensione
Pianoforte – estensione dello strumento
L'estensione è compresa tra 27,5 e 4186,01 Hertz.
Genealogia
 AntecedentiDiscendenti 
Ascolto
Studio n. 12 in do minore op. 25 di Fryderyk Chopin (info file)

Il pianoforte è uno strumento musicale a corde percosse mediante martelletti, azionati da una tastiera. L'origine del termine è italiana ed è riferito alla possibilità di suonare note a volumi diversi in base al tocco, effetto non ottenibile in strumenti a tastiera precedenti, quali il clavicembalo[1].

La tastiera è di norma composta da 88 tasti, 52 bianchi e 36 neri. I bianchi rappresentano le note: do, re, mi, fa, sol, la e si. I neri individuano generalmente le alterazioni (note bemolli o diesis). Il pianoforte è il più diffuso strumento appartenente ai cordofoni a corde percosse; altri membri sono il clavicordo, oggi utilizzato prevalentemente per l'esecuzione filologica della musica d'epoca, e il fortepiano, progenitore del pianoforte.

Il suono può essere modificato anche mediante pedali (solitamente tre), che azionano particolari meccanismi. In un moderno pianoforte a coda troviamo, da sinistra a destra, la prima corda, il tonale e quello di risonanza. Nei pianoforti verticali il pedale centrale aziona la sordina, che frappone una striscia di feltro fra le corde e i martelli, che agisce da filtro passa basso meccanico ed attutisce il suono. Solo il primo e il terzo pedale sono presenti su tutti i pianoforti.

Chi suona il pianoforte è chiamato pianista. Normalmente, il pianoforte viene suonato in doppia chiave musicale, solitamente in chiave di violino e basso anche se in alcune composizioni si suona solo in basso o violino. Pertanto il suo solfeggio è complicato e richiede vari anni per perfezionarlo al massimo. Il timbro è caldo e morbido, infatti è adatto a molti generi musicali. In particolare è stato apprezzato durante il romanticismo, dove è diventato uno degli strumenti musicali più apprezzati di tutta la storia.

L'arte della progettazione, della costruzione e del restauro dei pianoforti si chiama cembaleria e cembalari si dicono così perché, in principio, fabbricavano clavicembali.

Struttura del pianoforte
  1. ^ Il clavicordo consentiva variazioni limitate di volume in base al tocco

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