Pietro III di Russia | |
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Ritratto di Pietro III di Aleksej Antropov, 1762, Galleria Tret'jakov, Mosca | |
Imperatore ed autocrate di tutte le Russie | |
In carica | 5 gennaio 1762 – 9 luglio 1762 |
Predecessore | Elisabetta |
Successore | Caterina II |
Re di Finlandia come Pietro | |
In carica | 8 ottobre 1742 – luglio 1743 |
Predecessore | titolo creato (Elisabetta di Russia come Reggente) |
Successore | titolo abolito (Federico I di Svezia come Granduca di Finlandia) |
Duca di Holstein-Gottorp[1] come Carlo Pietro Ulrico | |
In carica | 18 giugno 1739 – 9 luglio 1762 |
Predecessore | Carlo Federico di Holstein-Gottorp |
Successore | Paolo di Holstein-Gottorp |
Nome completo | Carlo Pietro Ulrico di Holstein-Gottorp |
Nascita | Kiel, 21 febbraio 1728 |
Morte | Ropša, 17 luglio 1762 (34 anni) |
Casa reale | Holstein-Gottorp Romanov |
Padre | Carlo Federico di Holstein-Gottorp |
Madre | Anna Petrovna di Russia |
Consorte | Sofia Augusta di Anhalt-Zerbst |
Figli | Paolo Anna |
Religione | Luteranesimo (1728-1745) Crisrianesimo ortodosso russo (1745-1762) |
Firma |
Pietro III di Russia (in russo: Пётр III Фёдорович /pʲɵtr ˈtrʲetʲɪɪ̯ ˈfʲɵdərəvʲɪt͡ɕ/) (Kiel, 21 febbraio 1728 – Ropša, 17 luglio 1762) è stato zar di Russia per sei mesi, nel 1762, duca di Holstein-Gottorp come Carlo Pietro Ulrico dal 1739 alla morte e re di Finlandia come Pietro I dal 1742 al 1743.
Figlio di Anna Petrovna Romanova, a sua volta figlia dello zar Pietro I e di Caterina I di Russia, e del duca Carlo Federico di Holstein-Gottorp, fu chiamato in Russia dall'imperatrice Elisabetta, sorella di sua madre, proclamato suo erede (1742), e fatto sposare (1745) a Sofia Augusta Federica di Anhalt-Zerbst (la futura Caterina II).
Ammiratore del militarismo prussiano e tenacemente attaccato al luteranesimo, rimase sempre estraneo alla Russia ed alla società russa: una politica estera poco attenta agli interessi russi, la riforma in senso prussiano dell'esercito, e soprattutto il suo carattere, gli inimicarono la guardia imperiale e la moglie, Caterina II di Russia, pochi mesi dopo l'insediamento lo estromise dal potere facendolo imprigionare[2].