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Planisfero di Juan de la Cosa

Il Nuovo Mondo (in verde) compare nella parte superiore e il Vecchio Mondo (in bianco) in quella inferiore.

Il planisfero o mappa di Juan de la Cosa è il primo planisfero a contenere una rappresentazione dell'America; misura 183 centimetri di lunghezza per 93 di larghezza, è dipinto a colori su pergamena ed è conservato al Museo Navale di Madrid. Un'iscrizione dice che venne realizzato dal marinaio cantabrico Juan de la Cosa nel 1500 a El Puerto de Santa María (Cadice). La sua ricca decorazione indica che probabilmente venne commissionato da un membro importante della corte dei Re Cattolici[1].

La mappa mostra la più antica rappresentazione inequivocabile dell'America giunta fino a noi[2], indicando le terre scoperte fino alla fine del XV secolo dalle spedizioni spagnole e portoghesi nel Nuovo Mondo. Mostra anche gran parte del Vecchio Mondo, nello stile tipico dei portolani medievali, comprese informazioni sul recente arrivo di Vasco da Gama in India nel 1498[1].

La carta di Juan de la Cosa è l'unica opera cartografica conservata di quelle realizzate dai testimoni oculari dei primi viaggi di Cristoforo Colombo nelle Indie[3]. Essa allude allo scopritore mediante una grande immagine di San Cristoforo che copre l'area dove dovrebbe essere il Centroamerica. Tuttavia, Cuba viene rappresentata come un'isola, contrariamente all'opinione di Colombo, che la considerava una penisola dell'Asia[4].

  1. ^ a b Martín-Merás Verdejo, 2000, pp. 71-86.
  2. ^ Alcuni storici hanno ipotizzato che le isole atlantiche raffigurate su altre mappe più antiche, come la carta di Pizzigano (1424), potrebbero essere alcune delle Antille, ma non vi è consenso unanime su questa teoria. Dall'altro lato, la mappa di Vinland rappresenta una parte del Nordamerica, ma ancora non sappiamo con certezza se essa risalga alla metà del XV secolo o sia un falso del XX secolo.
  3. ^ Alvarez, 2003, pp. 1-15.
  4. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore kbr

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