Prima guerra civile liberiana | |||
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Miliziani dell'INPFL dopo aver preso controllo di gran parte di Monrovia nel 1990 | |||
Data | 1989 – 1997 | ||
Luogo | Liberia | ||
Esito | Vittoria del NPFL | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
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Effettivi | |||
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Perdite | |||
400.000 - 620.000 tra militari e civili morti | |||
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La prima guerra civile liberiana fu un conflitto interno alla Liberia avvenuto tra il 1989 al 1997. La guerra portò alla morte più di 600.000 persone e vide il coinvolgimento della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale e dell'ONU. La pace non durò a lungo, dato che nel 1999 scoppiò una seconda guerra civile.
Samuel Doe realizzò un colpo di Stato che lo portò al governo del Paese nel 1980 e a vincere le elezioni presidenziali del 1985, tuttavia viziate da brogli. Dopo un colpo di stato militare sventato, nel dicembre 1989, l'ex ministro liberiano Charles Taylor tornò nel Paese dalla vicina Costa d'Avorio con lo scopo di avviare una rivolta civile e rovesciare il governo Doe.
Durante la guerra civile, alcune formazioni ribelli si formarono attorno a Taylor e al suo ex soldato Prince Johnson. Johnson arrivò nella capitale Monrovia nel 1990 e uccise Samuel Doe.
I negoziati di pace e i coinvolgimenti esteri portarono al cessate il fuoco nel 1995, ma esso fu rotto l'anno successivo, prima della stipulazione del trattato di pace. Le nuove elezioni nazionali si tennero nel luglio 1997 con la vittoria di Charles Taylor.