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Rakija

Produzione di rakija.

La rakija (in albanese rakia, in serbo e in macedone ракија?, rakija, in bulgaro ракия?, in romeno rachiu, croato e in bosniaco rakija) è un superalcolico, creato per fermentazione e successiva distillazione di frutta, popolare nei Balcani. Il suo contenuto alcolico è normalmente del 65%, ma nella rakija fatta in casa può essere superiore, tipicamente dal 70 all'80 %. Prepečenica è la rakija distillata due volte, con un tasso alcolico che può superare l'85%. Šamar (lett. La sberla) è il nome comune per la rakija di bassa qualità.

La rakija è considerata la bevanda nazionale del Montenegro e della Serbia. Nella forma più comune, slivovitz o Šljivovica, è prodotta con la prugna.[1] Altri frutti comuni sono l'uva, la pera williams, le pesche, albicocche, le mele, i fichi (più raramente). La rakija fatta con le prugne e quella con l'uva possono essere mischiate dopo la distillazione con altri aromi, come erbe, miele, mele acerbe e noci e altra frutta fresca per ottenerne dei liquori. Šljivovica (di prugne, 70% di alcol), Kajsijevača (di albicocche, 50-55%), Dunjevača (di cotogno, 50% alcol), Višnja (di visciole, circa 72% di alcol), Viljamovka serba (di pere, 70% di alcol), Kupina (di more, 45%), Komovica (di uva, 55%), Travarica (di prugne con le erbe aggiunte dopo la distillazione), Medovača serba (con miele) e Lozovača (di uva, 55% di alcol) sono i tipi più popolari di rakija in Montenegro e Serbia. Il 70% delle prugne raccolte in Montenegro e Serbia vanno a finire nella produzione della Sljivovica e nella marmellata, la rakija è divenuta primo brand nazionale protetto del Paese nel 2007-8-9.[2][3]

Esiste una tradizione molto forte nei paesi balcanici (Albania, Kosovo, Serbia, Croazia, Macedonia, Montenegro, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria e anche Romania) di distillare questo superalcolico in casa, come è uso in Sardegna per l'acquavite.

La tabella dei tipi di rakija, a seconda del frutto con la quale sono prodotti:

Frutti nei Paesi dell'ex-Iugoslavia in Bulgaria
Tipi principali
prugna šljivovica (slivovitz), сливова, slivovica сливова (slivova)
uva lozovača/loza, лозова гроздова (grozdova)
мускатова (muskatova)
resto del mosto (kom)[4] komovica, комова джиброва (džibrova)
albicocca kajsijevača кайсиева (kajsieva)
pera kruškovača, vilijamovka крушева (kruševa)
mela jabukovača ябълкова (jabălkova)
mela cotogna dunjevača дюлева (djuleva)
fico smokvovača смокинова (smokinova)
Con aromi
con erbe travarica/trava билкова (bilkova)
con noci orahovača/orahovica орехова (orehova)
col miele medovača/medenica
medeno žganje (in Slovenia)
греяна (grejana)
con amarena višnjevac/višnjevača черешова (čerešova)

Alcuni tipi di rakija sono mantenuti in botti di legno (di quercia o gelso) per un extra aroma e per il colore (marrone dorato).

La rakija si dovrebbe bere in speciali bicchieri (da 0.3 a 0.5 dl), i cosiddetti shottini.

In Serbia e Montenegro è bevuta come aperitivo, generalmente accompagnata da un antipasto misto di salumi e formaggi.

Un altro tipo è la rakija grejana, che è scaldata e addolcita con miele o zucchero.

  1. ^ Martin Votruba, Slivovica / Slivovitz, in Slovak Studies Program, University of Pittsburgh. URL consultato il 12 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2010).
  2. ^ VojvodinaCafe Forum[collegamento interrotto]
  3. ^ B92 - News - Economy - Slivovitz becomes Serbia's first brand Archiviato il 7 aprile 2014 in Internet Archive.
  4. ^ Kom è un miscuglio di acini che rimane dopo aver fatto il vino. Contiene 6 litri di alcool puro per 100 kg, e almeno il 40,5% di materia secca

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