Our website is made possible by displaying online advertisements to our visitors.
Please consider supporting us by disabling your ad blocker.

Responsive image


Raspberry Pi

Raspberry Pi
computer
diversi computer Raspberry Pi
Tiposingle-board
Paese d'origineRegno Unito
ProduttoreRaspberry Pi Foundation
Presentazione2011
Inizio venditaInizio 2012[1]
Prezzo di lancio25 e 35 USD
(GBP ~£16 e ~£22)
CPUARM1176JZF-S 700 MHz[2]
Frequenza700 MHz (overclock fino a 1 GHz); 900 MHz di serie su Raspberry Pi 2; 1.2 GHz di serie su Raspberry Pi 3
MMUnon presente
RAM di serie256 MB o 512 MB (1GB Raspberry Pi 2/3)
Slot interni1 connettore per touch screen, 1 connettore Raspberry Pi Camera
Tastiera incorporatano
Display incorporatono
Scheda videoBroadcom VideoCore IV[2]
ComunicazioneEthernet 10/100 (solo Modelli "B" e "B+")
Unità otticano
Disco rigidono
Porte1 USB (2 sul Modello B, 4 sul Modello B+ e 2); 1 Ethernet (Modello B , B+ e 2)
SO di serieGNU/Linux (Debian GNU/Linux, Raspbian (derivata Debian, Sistema operativo di default del SoC), Fedora e Arch Linux), Risc OS[3]
Sito webwww.raspberrypi.com

Il Raspberry Pi (pronunciato comunemente [ˈræzˌbɛɹi paɪ]) è un computer a scheda singola (SBC) sviluppato nel Regno Unito dalla Raspberry Pi Foundation in associazione con Broadcom. La presentazione al pubblico è avvenuta il 29 febbraio 2012.[1]

La scheda è stata progettata per ospitare sistemi operativi basati sul kernel Linux o RISC OS[3][4]. È assemblata in Galles, nel Sony UK Technology Centre. È stato concepito un sistema operativo appositamente dedicato, chiamato Raspberry Pi OS.

  1. ^ a b FAQs, su raspberrypi.org, Raspberry Pi Foundation. URL consultato il 6 ottobre 2011.
  2. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Broadcom-BCM2835-Website
  3. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore raspberrypi faqs
  4. ^ Holwerda, Thom, Raspberry Pi To Embrace RISC OS, su OSNews, 31 ottobre 2011. URL consultato il 1º novembre 2011.

Previous Page Next Page