La religione più diffusa in Iran è l'islam. Secondo il censimento del 2011, i musulmani rappresentano il 99,4% della popolazione e sono in maggioranza sciiti.
Secondo stime del governo statunitense, i musulmani rappresentano il 99% della popolazione e le altre religioni rappresentano complessivamente l'1% della popolazione.
Secondo una stima del 2015 dell'Association of Religion Data Archives (ARDA), il 98,8% della popolazione segue l’islam, lo 0,3% della popolazione segue le religioni riconosciute dallo stato (cristianesimo, zoroastrismo ed ebraismo), lo 0,3% della popolazione segue il bahaismo, lo 0,3% della popolazione non segue alcuna religione e lo 0,1% della popolazione segue altre religioni, mentre il restante 0,2% della popolazione non dichiara l'affiliazione religiosa.[1]
La costituzione iraniana stabilisce che il Paese è una repubblica islamica e che l'slam sciita è la religione ufficiale dello stato. Ai musulmani è vietato convertirsi ad un'altra religione o rinunciare alle proprie convinzioni religiose. Le uniche minoranze religiose riconosciute sono i zoroastriani, gli ebrei e i cristiani, che hanno il permesso di compiere riti e cerimonie religiose; i cittadini appartenenti a questi gruppi devono registrarsi con le autorità. I cittadini che non sono zoroastriani, ebrei o cristiani non possono effettuare espressioni religiose pubbliche; sono previste tuttavia alcune eccezioni per gli stranieri che non appartengono a gruppi religiosi non riconosciuti. Ai non musulmani è vietato effettuare azioni di proselitismo religioso nei confronti dei musulmani.[2]