Il riscaldamento globale (global warming,[1] talvolta detto riscaldamento climatico o surriscaldamento climatico) indica in climatologia il mutamento del clima terrestre sviluppatosi a partire dalla fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo e tuttora in corso, caratterizzato in generale dall'aumento della temperatura media globale e da fenomeni atmosferici ad esso associati (es. incremento di fenomeni estremi legati al ciclo dell'acqua quali alluvioni, siccità, desertificazione, scioglimento dei ghiacci, innalzamento del livello degli oceani, e modifiche ai pattern di circolazione atmosferici con ondate di freddo, fenomeni ciclonici più intensi ecc.).
Le cause predominanti sono da ricercare nell'attività umana, in ragione delle emissioni nell'atmosfera terrestre di crescenti quantità di gas serra (con conseguente incremento dell'effetto serra) e ad altri fattori imputabili sempre alle attività umane;[2][3] il protocollo di Kyoto, sottoscritto nel 1997 e che al novembre 2009 conta l'adesione di 187 Stati,[4] vuole mirare alla riduzione di tali gas serra prodotti dall'uomo.[5] L'Accordo di Parigi, sottoscritto a dicembre 2015, impegna gli Stati partecipanti a mantenere l'aumento della temperatura globale "ben al di sotto di 2 °C" rispetto ai livelli pre-industriali.[6]
«This evidence for human influence has grown since AR4. It is extremely likely that human influence has been the dominant cause of the observed warming since the mid-20th century.»
«Questa evidenza dell'influenza dell'uomo è cresciuta fin da AR4. È estremamente probabile che l'influenza umana sia stata la causa dominante dell'osservato riscaldamento fin dalla metà del XX secolo»