Rom italiani | |
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La bandiera rom | |
Sottogruppi | rom e sinti (Nord Italia), romanés (Sud Italia), camminanti (Sicilia) |
Luogo d'origine | India centro-settentrionale |
Popolazione | 90 000 - 140 000 |
Lingua | romaní e italiano |
Religione | cristianesimo, islam |
I popoli romaní (rom, sinti, camminanti) sono una minoranza etnica e linguistica non riconosciuta[1] in Italia. Secondo il Consiglio d'Europa[2], la loro presenza varia dalle 110 000 alle 170 000 unità, di cui circa 70 000 con cittadinanza italiana, quindi circa lo 0,25% della popolazione italiana. In realtà l'Italia non dispone di strumenti giuridici per definire in maniera esatta il numero di persone ascrivibili alle comunità rom[3]. I rom autoctoni (discendenti di gruppi presenti in Italia sin dal Medioevo) sarebbero circa 45 000, mentre gli altri sarebbero di più recente arrivo da altri paesi europei[4][5], quali le Repubbliche dell'ex Jugoslavia, la Romania e la Bulgaria[6]. La maggior parte dei rom italiani è stanziale e urbana con forme di nomadismo ormai estinte[7]. Nei cosiddetti "campi nomadi", secondo i rapporti pubblicati nel 2021 da enti di monitoraggio nazionali, vivono in tutto 17 800 persone, tra le quali il 55% è rappresentato da minori[8]. Alla luce di tali informazioni, è possibile affermare che in Italia poco più di un rom su dieci vive all'interno dei cosiddetti "campi rom".
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