Samantabhadra — sanscrito, anche Viśvabhadra; cinese Pǔxián (普賢T); coreano: Bohyeon (보현?, 普賢?, PohyŏnMR); giapponese: Fugen (普賢?); tibetano Kun-tu; mongolo Qamugha; vietnamita Phổ Hiền — è il bodhisattva della Verità (理) nel Buddhismo, e simboleggia la pratica e la meditazione dei buddha. Insieme al Sakyamuni Buddha e all'altro suo discepolo Mañjuśrī forma la trinità Shakyamuni. È patrono del Sutra del Loto e, secondo l'Avatamsaka Sutra, fissò i dieci grandi voti che sono la base per divenire bodhisattva. Sebbene Samantabhadra sia generalmente considerato un bodhisattva, in alcune tradizioni è visto come il Buddha primordiale (ad esempio nel Kunjed Gyalpo Tantra), cioè colui che è nato illuminato.
Alcune sette Yogacara credono che Samantabhadra, anziché Vairocana, sia il fondatore del sistema Yoga, e lo considerano la divinità dell'Estasi Religiosa; di fatto anche in Giappone è considerato un patrono dai praticanti di Hokkesammai (meditazione estatica).