L'Islam sciita (in arabo شيعة?, shīʿa «partito, fazione», sottinteso «di ʿAli e dei suoi discendenti») è il principale ramo minoritario dell'Islam (intorno al 15% all'inizio del XXI secolo). Rappresenta la maggioranza della popolazione in Iran (90-95%), Iraq (62,5%), Azerbaigian e Bahrein, mentre nel Libano e nello Yemen costituisce una forte e significativa minoranza: nel Libano si stima che sia sciita un terzo della popolazione[1], mentre nello Yemen quasi la metà.[2]
In Egitto, in Siria, in Turchia, in Afghanistan, in India, nel Qatar, nel Kuwait, in Pakistan, nell'Asia centrale ex sovietica, nell'Africa islamica a sud del Sahara, lo sciismo vanta invece quote assai minori (tra il 5% e il 10%), com'è il caso della stessa Arabia Saudita, con il suo scarso 4-5% all'incirca. Anche all'interno dello sciismo (come nel sunnismo e nel kharigismo) ci sono i sufi e coloro che rifiutano l'approccio sufico, considerato troppo libero.