La scuola austriaca di economia[1] è una corrente di pensiero economico e sociologico fondata da Carl Menger[2] all'Università di Vienna nella seconda metà dell'Ottocento in opposizione alla scuola storica tedesca.
Famosa per aver adottato come approccio l'individualismo metodologico, contribuì alla rivoluzione marginalistica in economia. Per la sua visione evoluzionistica della società rappresenta, insieme al contrattualismo, allo scetticismo e all'utilitarismo, uno dei quattro indirizzi di pensiero del liberalismo.
I principali esponenti della scuola austriaca sono stati, oltre a Carl Menger, Eugen von Böhm-Bawerk, Friedrich von Wieser, Ludwig von Mises[3] e Friedrich von Hayek.