Sebastopoli città federale[1] | |
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(RU, UK) Севастополь (UK) Севастопіль[2][3] (CRH) Акъяр/Aqyar | |
Veduta della città e del porto | |
Localizzazione | |
Stato | Russia Ucraina[4] |
Circondario federale | Meridionale |
Amministrazione | |
Governatore | Michail Razvožaev (ER) dall'11-7-2019 |
Data di istituzione | 1783 |
Territorio | |
Coordinate | 44°36′N 33°31′E |
Altitudine | 50 m s.l.m. |
Superficie | 863,6 km² |
Abitanti | 449 138 (2020) |
Densità | 520,08 ab./km² |
Soggetti federali confinanti | Crimea |
Altre informazioni | |
Lingue | russo, ucraino e tataro di Crimea |
Cod. postale | 299000-299699 |
Prefisso | +7 869 |
Fuso orario | UTC+2 |
ISO 3166-2 | UA-40 |
Targa | 92 (RUS); CH (UKR) |
Nome abitanti | sebastopolitani (sevastopolets) |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Sebastopoli[5] (in russo e ucraino: Севасто́поль, Sevastopol' ma anche in ucraino Севастопіль?, Sevastopil'; in tataro di Crimea: Акъяр, Aqyar) è una città della Crimea, annessa dalla Federazione Russa dal febbraio 2014. Internazionalmente[6] è riconosciuta come parte dell'Ucraina, che la considera una città a statuto speciale, ma de facto è una città federale della Russia.
Fu fondata tra il V e il VI secolo a.C. da coloni greci col nome di Chersoneso Taurica, rientrando successivamente tra i domini romani e bizantini. Saccheggiata e definitivamente abbandonata tra il XIV e il XV secolo, fu rifondata tra il 1783[7] e il 1784 dal principe Grigorij Aleksandrovič Potëmkin dopo l'annessione del khanato di Crimea all'Impero russo. Dopo la prima guerra mondiale, con la nascita dell'URSS l'intera Crimea fece parte della Repubblica Socialista Sovietica Ucraina.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale, per volere di Stalin, la Crimea (compresa Sebastopoli) fu annessa alla Repubblica Socialista Sovietica Russa. Vista la sua importanza militare Sebastopoli fu dichiarata città chiusa durante la guerra fredda e Sebastopoli, insieme al resto della Crimea, passò nel 1954 dalla Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa alla Repubblica Socialista Sovietica Ucraina e poi con la dissoluzione dell'Unione Sovietica rimase all'Ucraina. Nel 2014 insieme al resto della penisola ha dichiarato unilateralmente la propria indipendenza, sebbene in realtà il referendum non sia riconosciuto come legittimo secondo il diritto internazionale, ed è stata annessa alla Russia.
Fin dalla sua fondazione ospita un'importante base navale che funge da quartier generale della Flotta del Mar Nero.