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Sebo

Il sebo è una miscela di diversi lipidi secreta dalle ghiandole sebacee sulla pelle di quasi tutti i mammiferi. Non si trova nelle specie acquatiche (cetatei, focacee ecc.) e semiacquatiche (ippopotami). La sua composizione varia tra le diverse specie ed anche all'interno della stessa specie. Nell'uomo ci sono variazioni genetiche sia soggettive sia di contesto ambientale o etnico. Il sebo asiatico ha in media una composizione leggermente diversa da quello europeo, così come il sebo di popolazioni normalmente residenti in climi molto freddi oltre ad essere più abbondante è leggermente diverso da quello di chi risiede in climi caldi o molto caldi. Non è facile analizzarne la composizione perché quando arriva alla superficie cutanea si mescola subito a detriti cellulari, grassi di origine delle cellule epidermiche di sfaldamento e alla secrezione sudorale. Per studiarlo “puro” è necessario ricorrere a tecniche complesse talora su prelievi cutanei.

Il sebo, con il complesso sistema dei lipidi cutanei, ha tre funzioni principali:

  • contribuisce, con il sudore, alla formazione del film idro-lipidico di superficie (un'emulsione di acqua in olio che protegge la superficie cutanea dalle aggressioni chimiche come detergenti, solventi, inchiostri, ecc.) e batteriche ed in particolare controllare la perdita di acqua dall'epidermide (trans epidermal water loss: TEWL) e conseguentemente è un importante fattore di idratazione e termoregolazione;
  • lubrifica la superficie esterna della pelle;
  • determina l'odore della pelle, anche se questa funzione è stata evolutivamente ridimensionata nell'uomo.[1]

Tecnicamente il sebo è solo il sebo nativo, quello che viene prodotto dalle ghiandole sebacee ed eventualmente soggetto a parziale idrolisi all'interno del dotto, mentre quello superficiale che troviamo sulla pelle e costituisce il film idrolipidico è un complesso di sebo nativo e lipidi prodotti nella naturale “dissoluzione” dello strato corneo.

Oltre al sebo umano solo il sebo ovino, chiamato lanolina, è stato studiato approfonditamente considerando l'ampio utilizzo industriale della sostanza.[2]

  1. ^ K.R. Smith e D.M. Thiboutot, Thematic review series: Skin Lipids. Sebaceous gland lipids: friend or foe?, in Journal of Lipid Research, vol. 49, n. 2, 2008-02, pp. 271–281, DOI:10.1194/jlr.r700015-jlr200. URL consultato l'8 marzo 2021.
  2. ^ Hosam El-Din Zakaria El-Sayed, Salwa Mowafi e Amira Abou El-Kheir, A Comprehensive Critique on Wool Grease Extraction, Properties and Applications, in Egyptian Journal of Chemistry, vol. 61, n. 6, 1º dicembre 2018, pp. 840–850, DOI:10.21608/ejchem.2018.4214.1372. URL consultato l'8 marzo 2021.

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