Seconda lettera di Pietro | |
---|---|
Inizio della Seconda lettera di Pietro, dal Papiro Bodmer VIII (Papiro 72), alla Biblioteca Apostolica Vaticana | |
Datazione | 100-160 |
Attribuzione | Pietro apostolo |
Fonti | Lettera di Giuda, Prima lettera di Pietro, vangeli sinottici |
Manoscritti | Papiro 72 (300 circa) |
Tema | avvertimento sui falsi dottori; spiegazione del ritardo della parusia |
La Seconda lettera di Pietro è una delle lettere cattoliche incluse nel Nuovo Testamento. Insieme alla Prima lettera di Pietro è tradizionalmente attribuita a Pietro apostolo, ma la sua autenticità è dibattuta fin dall'antichità ed è oggi generalmente considerata pseudoepigrafica, redatta cioè da un altro autore che si presentò come Pietro.[1] Fu scritta in lingua greca antica nella prima metà del II secolo, tra il 100 e il 160, da un autore che conosceva sia la Prima lettera di Pietro che la Lettera di Giuda; lo scopo della lettera è quello di mettere in guardia i suoi lettori contro i falsi dottori e di calmare l'inquietudine causata dal ritardo della parusia di Gesù.