Nella teoria musicale, il VII grado di una scala diatonica è detto sottotonica quando dista un tono dalla tonica (I grado) ed è detto sensibile quando dista un semitono verso la tonica.
Quest'ultima condizione si verifica nelle scale maggiori ionia e lidia (o "napoletana"), ma anche nelle principali scale minori in cui viene alterato cromaticamente il VII grado a salire proprio per ottenere una distanza di semitono verso il I grado, ossia le scale minori armoniche e le minori melodiche bachiane (ma anche nelle minori melodiche tradizionali, limitatamente però al solo moto ascendente). La sensibile è una nota che fa provare un senso di instabilità, di provvisorietà, di ricerca di un punto fermo su cui appoggiarsi. Il punto d'appoggio, d'arrivo, della sensibile è la tonica successiva, da cui è separata da un piccolo intervallo di un semitono. La sensibile, data la propria marcata propensione a raggiungere la tonica, costituisce una delle più antiche ed efficaci formule conclusive di una struttura musicale melodica. Per la sua caratteristica di tensione verso la soluzione nella tonica, nell'armonia è regola che la sensibile salga sempre alla tonica.