Gli Stati generali del 1789 furono convocati da Luigi XVI allo scopo di raggiungere un accordo tra le classi sociali idoneo a risolvere la grave crisi politica, economica, sociale e finanziaria che affliggeva da anni la Francia. Inaugurati il 5 maggio 1789, essi furono gli ultimi dell'Ancien Régime, crollato a seguito della Rivoluzione. Essi contavano 1139 membri, eletti a suffragio universale maschile censitario, di cui:
291 rappresentanti del Primo Stato (clero), di cui la maggior parte erano parroci (che aderivano ai programmi del Terzo Stato);
270 deputati per il Secondo Stato (nobiltà), i difensori dell’Ancien Régime[1].
^ Andrea Giardina, Giovanni Sabbatucci e Vittorio Vidotto, cap. 7, in Lo spazio del tempo, vol. 2, p. 201.