Statuto Albertino | |
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Prima pagina dell'originale dello Statuto | |
Titolo esteso | Statuto fondamentale della monarchia di Savoia |
Stato |
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Tipo legge | Legge fondamentale dello Stato |
Proponente | Consiglio di Conferenza |
Promulgazione | 4 marzo 1848 |
A firma di | Carlo Alberto di Savoia |
In vigore | 4 marzo 1848 |
Abrogazione | 1º gennaio 1948 (d.i.)[1] |
Sostituita da | Costituzione della Repubblica Italiana |
Testo | |
Testo dello Statuto Albertino, in Wikisource, 4 marzo 1848. |
Lo Statuto fondamentale della monarchia di Savoia, conosciuto semplicemente come Statuto Albertino, dal nome del re che lo promulgò, Carlo Alberto di Savoia, fu la costituzione del Regno di Sardegna e, in seguito, del Regno d'Italia.
Sottoscritto il 4 marzo 1848 a Torino, nel preambolo, autografo dello stesso Carlo Alberto, re di Savoia, lo statuto viene definito come «legge fondamentale perpetua ed irrevocabile della Monarchia sabauda». Il 17 marzo 1861 divenne la carta fondamentale della nuova Italia unita, rimanendo formalmente tale fino all'entrata in vigore della costituzione repubblicana, il 1° gennaio 1948.
Lo Statuto Albertino, in quanto costituzione flessibile, poteva essere modificato o integrato con legge adottata secondo la procedura ordinaria. Le leggi costituzionali, infatti, sono presenti nell'ordinamento italiano solo a partire dalla Costituzione del 1948, di tipo rigido.