Struzzi | |
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Struzzo comune (Struthio camelus), maschio e femmina | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Aves |
Ordine | Struthioniformes Latham, 1790 |
Famiglia | Struthionidae Vigors, 1825[1] |
Nomenclatura binomiale | |
Struthio camelus Linnaeus, 1758 | |
Sinonimi | |
Generi | |
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Gli struzzi sono una famiglia, Struthionidae, di grandi uccelli terricoli incapaci di volare. Le due specie di struzzo esistenti sono lo struzzo comune e lo struzzo somalo, entrambe appartenenti al genere Struthio, che contiene anche diverse specie fossili conosciute da esemplari fossili risalenti all'Olocene, come lo struzzo asiatico. Lo struzzo comune è la più diffusa tra le due specie viventi e detiene inoltre il titolo di più grande uccello vivente.
Gli struzzi apparvero per la prima volta durante l'epoca miocenica, sebbene diversi fossili risalenti al Paleocene, Eocene e Oligocene possano appartenere a questa famiglia.[5][6] Gli struzzi sono classificati nel gruppo degli uccelli ratiti, di cui tutte le specie esistenti che ne fanno parte sono uccelli terricoli incapaci di volare, come kiwi, emù e nandù. Tradizionalmente, l'ordine Struthioniformes conteneva tutti i ratiti. Tuttavia, recenti analisi genetiche hanno dimostrato che il gruppo non è monofiletico, in quanto parafiletico rispetto ai tinamo, pertanto gli struzzi sono classificati come gli unici membri dell'ordine.[7][8]
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