Taino | ||||||||
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Simbolo taino della dea Atabey in un petroglifo ritrovato a Porto Rico. | ||||||||
Sottogruppi | numerosi cacique | |||||||
Luogo d'origine | Caraibi | |||||||
Periodo | X - XVI secolo | |||||||
Popolazione | 230 000 (1492)
60 000 (1508) 500 (1548) | |||||||
Lingua | Arawak | |||||||
Religione | religione Taino, animismo, sciamanismo | |||||||
Distribuzione | ||||||||
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I Taíno sono stati tra i primi popoli amerindi a popolare i Caraibi -preceduti dagli Igneri - regione nella quale giunsero dal Sud America. Molti storici ritengono che la scomparsa di questo popolo sia avvenuta a causa del genocidio[3] commesso dagli europei durante la loro conquista e delle malattie infettive arrivate con i colonizzatori.
Quando i primi navigatori europei raggiunsero i Caraibi, i Taino stavano perdendo lo scontro con l'etnia rivale dei Caribe. In quel momento la società dei Taino si divideva in diversi regni controllati da signori, i caciques, ai quali erano dovuti dei tributi. Bartolomé de Las Casas, nel suo libro Historia de las Indias (1561), riferisce che nell'anno 1508 rimanevano circa 60 000 Taino nell'isola di Hispaniola. Nel 1531, lo sfruttamento e le malattie avevano ridotto il numero a 600.
In realtà i Taino si mescolarono probabilmente con i colonizzatori europei, dato che l'attuale popolazione residente nei Caraibi ed, in particolare, a Porto Rico, presenta alle analisi genetiche un'elevata ascendenza Taino[4]. Diverse persone si identificano oggi come Taino, in particolare tra i portoricani, dominicani e cubani, tuttavia è un elemento di discussione se la cultura taino sia effettivamente sopravvissuta o se si sia gradualmente fusa in un'identità culturale condivisa che discende dalle culture africana, europea e taino, identificata oggi in senso generale come "caraibica".[5]