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Tau Ceti

Disambiguazione – Se stai cercando il videogioco, vedi Tau Ceti (videogioco).
τ Ceti
Una fotografia di τ Ceti.
ClassificazioneNana gialla
Classe spettraleG8,5 V[1]
Distanza dal Sole11,9 al
CostellazioneBalena
Redshift−0,000055[1]
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta01h 44m 04,08338s[1]
Declinazione−15° 56′ 14,9262″[1]
Lat. galattica−73,4397°[1]
Long. galattica173,1007°[1]
Dati fisici
Raggio medio0,79[2] R
Massa
0,78[2] M
Acceleraz. di gravità in superficie4,59 logg[3]
Periodo di rotazione46±giorni,[4] 36 giorni[2]
Temperatura
superficiale
  • 5320±40 K[4] (media)
Luminosità
0,49[2] L
Indice di colore (B-V)0,72
Metallicità22-74% del Sole
Età stimata5,8 miliardi di anni[5]
Dati osservativi
Magnitudine app.+3,50[1]
Magnitudine ass.+5,69[2]
Parallasse273,96[1] mas
Moto proprioAR−1721,05±0,18[1] mas/anno
Dec−854,16±0,15[1] mas/anno
Velocità radiale−16,4±0,9[1] km/s
Nomenclature alternative
52 Ceti, HD 10700, HR 509, BD-16°295, GCTP 365.00, GJ 71, LHS 146, LTT 935, LFT 159, SAO 147986, LPM 84, FK5 59, HIP 8102.[1]

Tau Ceti (τ Cet / τ Ceti) è una stella visibile nella costellazione della Balena, di magnitudine +3,50.[1] Trovandosi a una distanza di 11,9 anni luce dal sistema solare, è la diciannovesima stella più vicina,[6] nonché la settima stella più vicina visibile a occhio nudo[N 1] e la stella singola di classe G più vicina al Sole[N 2].

τ Ceti è classificata come una nana gialla di classe spettrale G8,5 V; è dunque una stella simile al Sole, anche se più piccola: possiede infatti una massa pari al 78% di quella solare, una luminosità circa la metà di quella solare e un raggio equivalente al 79% di quello della nostra stella[2].

L'astro possiede un valore di metallicità piuttosto basso, una caratteristica che, da un punto di vista statistico, avrebbe reso poco probabile la presenza di pianeti attorno alla stella[7]. Ciò nonostante, nel dicembre 2012 è stata annunciata la scoperta di cinque pianeti del tipo super Terra, due dei quali sarebbero situati all'interno della zona abitabile del sistema planetario[8]. A completare il sistema concorre un disco di detriti, che contiene una quantità di materia, comprendente anche probabili asteroidi e comete, circa dieci volte maggiore rispetto a quella che costituisce le analoghe strutture del sistema solare[9].

τ Ceti appare una stella stabile, con appena lievi variazioni nella sua attività. Nonostante si ritenga che, a causa della folta cintura asteroidale, un eventuale pianeta simile alla Terra subirebbe un costante e intenso bombardamento meteorico, le somiglianze con il Sole e la relativa vicinanza al sistema solare hanno generato un grande interesse nei suoi confronti: τ Ceti è infatti tra gli obiettivi del programma SETI dedicato alla ricerca della vita intelligente extraterrestre[10] ed è citata in numerose opere di fantascienza[11][12].

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m LHS 146 -- High proper-motion Star, su simbad.u-strasbg.fr, SIMBAD. URL consultato il 21 dicembre 2012.
  2. ^ a b c d e f Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore aaa494
  3. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Pavlenko
  4. ^ a b Maria Korolik et al., Refining the Stellar Parameters of τ Ceti: a Pole-on Solar Analog, in Astronomical Journal, vol. 166, n. 123, settembre 2023. URL consultato il 10 ottobre 2023.
  5. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Tuomi
  6. ^ H. Todd, The 100 nearest stars, su chara.gsu.edu, RECONS. URL consultato il 19 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2006).
  7. ^ G. Gonzalez, Rafael Rebolo; Eduardo L. Martin; Maria Rosa Zapatero Osorio, The Stellar Metallicity - Planet Connection (PDF), Brown dwarfs and extrasolar planets, Proceedings of a Workshop held in Puerto de la Cruz, Tenerife, Spain, 1998, p. 431. URL consultato il 12 luglio 2013.
  8. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore PHL
  9. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Greaves
  10. ^ S. Clark, Esistono altre forme di vita intelligente?, in Universo, Edizioni Dedalo, 2010, p. 140, ISBN 978-88-220-1304-0. URL consultato il 12 luglio 2013.
  11. ^ C. A. Rutkowski, Beyond Our Solar System, in The Big Book of UFOs, Dundurn, 2010, p. 33, ISBN 978-1-55488-760-6. URL consultato il 12 luglio 2013.
  12. ^ P. S. Warrick, Il modello del sistema aperto, in Il romanzo del futuro: computer e robot nella narrativa di fantascienza, Edizioni Dedalo, 1984, p. 213, ISBN 978-88-220-6033-4. URL consultato il 12 luglio 2013.


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