Nei fumetti statunitensi tradizionali, personaggi e tematiche LGBT sono un elemento relativamente recente, poiché i personaggi omosessuali, bisessuali e transgender sono stati storicamente omessi per motivi di censura o perché considerati inadatti alla trattazione di determinate tematiche, perché indirizzati a un pubblico molto giovane. La Comics Code Authority (CCA) ha vietato, fino al 1970[1], qualsiasi tipo di menzione dell'omosessualità nei fumetti statunitensi e per questo qualsivoglia tentativo di esplorazione di tali argomenti è potuto avvenire soltanto attraverso sottili accenni e sottotesti[2]; alcuni temi LGBT sono stati, però, affrontati già a partire dai primi anni '70, nei cosiddetti fumetti underground, pubblicati indipendentemente e spesso ad opera di autori gay e con trame autobiografiche.
Personaggi apertamente LGBT sono stati storicamente esclusi dai fumetti tradizionali - appartenenti, quindi, al genere dei supereroi e pubblicati negli Stati Uniti a partire dagli ultimi anni '30 -, e le due maggiori case editrici, Marvel Comics e DC Comics, sono state spesso criticate per la loro mancanza di inclusività.[3] Nonostante la capacità di molti supereroi di cambiare sesso attraverso l'uso di abilità magiche o avanzate tecnologie sia spesso stata considerata un riferimento indiretto alla transessualità, manca anche qui una rappresentazione adeguata.[4]
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Nyberg 1998
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Applegate
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore AfterElton.com 2006-10-16