Timina | |
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Nome IUPAC | |
2,4-diosso-5-metilpirimidina | |
Abbreviazioni | |
T | |
Nomi alternativi | |
5-metiluracile | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C5H6N2O2 |
Massa molecolare (u) | 126,11 |
Aspetto | solido cristallino bianco |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 200-616-1 |
PubChem | 1135 |
DrugBank | DBDB03462 |
SMILES | CC1=CNC(=O)NC1=O |
Proprietà chimico-fisiche | |
Temperatura di fusione | 316 °C (589 K) |
Proprietà termochimiche | |
ΔfH0 (kJ·mol−1) | −462,8 |
C0p,m(J·K−1mol−1) | 150,8 |
Indicazioni di sicurezza | |
Frasi H | --- |
Consigli P | ---[1] |
La timina è una delle due basi azotate pirimidiniche che formano i nucleotidi dell'acido nucleico DNA. Tramite due legami a idrogeno, nel DNA si lega all'adenina (A), formando una specifica coppia di basi. Legata al desossiribosio, forma la timidina. La timidina può legare a sé fino a tre gruppi fosfato per dare la timidina mono-, di- o trifosfato.
Nell'RNA viene sostituita dall'uracile, che non possiede il gruppo metile. La trasformazione dell'uracile in timina avviene per preservare l'informazione contenuta nel DNA: infatti, in ambiente acido la citosina tende a degradarsi in uracile. Conservare nel DNA una forma diversa della base con l'aggiunta di un gruppo metile permette di differenziare maggiormente la citosina dalla timina, e quindi prevenire mutazioni genetiche. L'RNA, essendo utilizzato solo come trasporto momentaneo di informazione, è meno suscettibile alla mutazione, che avrebbe anche conseguenze minori, e conserva quindi l'uracile.