Tour de France 2005 | |||||
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Il percorso | |||||
Edizione | 92ª | ||||
Data | 2 luglio - 24 luglio | ||||
Partenza | Fromentine | ||||
Arrivo | Parigi | ||||
Percorso | 3 608 km, 21 tappe | ||||
Tempo | 86h15'02" | ||||
Media | 41,654 km/h | ||||
Valida per | UCI ProTour 2005 | ||||
Classifica finale | |||||
Primo | |||||
Secondo | |||||
Terzo | |||||
Classifiche minori | |||||
Punti | Thor Hushovd | ||||
Montagna | Michael Rasmussen | ||||
Giovani | Jaroslav Popovyč | ||||
Squadre | T-Mobile Team | ||||
Combattività | Óscar Pereiro | ||||
Cronologia | |||||
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Il Tour de France 2005, novantaduesima edizione della corsa, prese il via il 2 luglio 2005 da Fromentine, nel dipartimento della Vandea, e si concluse il 24 luglio a Parigi, con la consueta passerella con arrivo sugli Champs-Élysées.
Si tratta della settima di sette edizioni consecutive del Tour senza vincitore, a causa della squalifica, sancita successivamente nel tempo una volta emerso lo scandalo doping che lo coinvolse, dello statunitense Lance Armstrong.
L'edizione 2005 del Tour fu una delle più funestate dal doping. Infatti, a distanza di alcuni anni dalla conclusione di questa edizione della corsa, emersero diversi casi di doping che alterarono profondamente la classifica generale finale, coinvolgendo ciclisti del calibro di Jan Ullrich e Levi Leipheimer, oltre al caso che riguardò Lance Armstrong.
Il 23 agosto 2005, una inchiesta del giornale sportivo L'Équipe, accompagnata dall'analisi di un campione di urina, ha dimostrato che Lance Armstrong risultò positivo all'eritropoietina (EPO) durante il Tour del 1999.[3]
Il 22 ottobre 2012 l'UCI riconobbe la sanzione imposta dall'USADA a Lance Armstrong, accusato di aver utilizzato sostanze dopanti durante la sua permanenza alla US Postal Service, e confermò di fatto la cancellazione delle sue sette vittorie al Tour de France.[4] Il 26 ottobre la stessa UCI ufficializzò la decisione di non attribuire ad altri corridori le vittorie ottenute dallo statunitense e di non modificare i piazzamenti degli altri ciclisti.[5]
Tale decisione, seppure tardiva, simboleggiò una sorta di ripudio da parte del Tour a quel difficile periodo.
Lance Armstrong aveva a lungo negato il sistematico utilizzo di pratiche dopanti nei suoi team; ma poi, messo con le spalle al muro anche dalle confessioni (spontanee presso la Usada, in interviste agli organi di stampa o in autobiografie) di alcuni dei suoi vecchi compagni di squadra, soltanto il 17 gennaio 2013, durante un'intervista con Oprah Winfrey, egli ammise per la prima volta di aver alterato illegalmente le proprie prestazioni sportive, sia durante il periodo in cui vinse i suoi sette Tour de France, sia durante il periodo precedente al cancro.[6]
Lo statunitense Lance Armstrong aveva completato il percorso di 3 608 km in 86 ore, 15 minuti e 2 secondi.
Al secondo posto della classifica generale del Tour de France 2005 si piazzò il passista-scalatore italiano Ivan Basso (al secondo ed ultimo podio nella Grande Boucle dopo la terza posizione che aveva conseguito nell'edizione precedente).
La terza posizione della classifica generale, inizialmente ottenuta dal passista-cronoman tedesco Jan Ullrich, venne poi cancellata per il coinvolgimento del corridore tedesco nell'Operaciòn Puerto. Ullrich venne definitivamente condannato per doping il 9 febbraio 2012 dal TAS di Losanna, perdendo tutti i titoli sportivi conquistati dal 1º maggio 2005 fino al termine della sua carriera.[7] Il ciclista teutonico confessò pubblicamente di aver fatto uso di sostanze dopanti nel giugno del 2013.[8]
Al quarto posto si era classificato lo scalatore spagnolo Francisco Mancebo, mentre in quinta posizione si era piazzato il finisseur kazako Aleksandr Vinokurov. Al settimo posto si era invece piazzato lo scalatore danese Michael Rasmussen
Anche la sesta posizione della classifica generale, inizialmente conseguita dal passista-cronoman statunitense Levi Leipheimer, successivamente reo-confesso riguardo pratiche dopanti abitualmente in uso all'interno del suo team, venne poi cancellata da questa edizione. Leipheimer confessò nel settembre del 2012 all'USADA di aver fatto uso di sostanze dopanti per gran parte della sua carriera. L'agenzia antidoping americana lo squalificò dal 1º settembre 2012 al 1º marzo 2013, revocandogli inoltre tutti i risultati sportivi conseguiti dal 1º giugno 1999 al 30 luglio 2006 e dal 7 al 29 luglio 2007.[9] La sua confessione, assieme a quella di altri compagni di squadra di Lance Armstrong, tra cui Tom Danielson e Michael Barry, fu decisiva per la condanna del vincitore di ben sette Tour.
Tirando le somme, e seguendo le disposizioni dell'UCI, il primo, il terzo e il sesto posto della classifica generale di questa a dir poco travagliata edizione del Tour non furono quindi riassegnati.