Il transfert (o traslazione) è, in psicoanalisi, un processo di trasposizione inconsapevole per il quale l'individuo tende a spostare schemi di sentimenti, emozioni e pensieri da una relazione significativa passata a una persona coinvolta in una relazione interpersonale attuale[1]. Il processo è largamente inconscio ovvero il soggetto non comprende completamente da dove si originino tali sentimenti, emozioni e pensieri. Il transfert è fortemente connesso alle relazioni oggettuali della nostra infanzia e le ricalca. L'esistenza del transfert è supportata da numerose evidenze empiriche[2][3][4][5].
- ^ Transfert, su treccani.it. URL consultato il 4 novembre 2019.
- ^ (EN) Leon Hoffman, Transference: Empirical Study, su psychologytoday.com. URL consultato il 4 novembre 2019.
- ^ (EN) Kenneth Levy e J. Wesley Scala, Transference, Transference Interpretations, and Transference-Focused Psychotherapies, in Psychotherapy Theory Research Practice Training, vol. 49, n. 3, settembre 2012, pp. 391-403, DOI:10.1037/a0029371. URL consultato il 4 novembre 2019.
- ^ (EN) Cheri L Marmarosh, Empirically Supported Perspectives on Transference, in Psychotherapy Theory Research Practice Training, vol. 49, n. 3, settembre 2012, pp. 364-369, DOI:10.1037/a0028801. URL consultato il 4 novembre 2019.
- ^ (EN) Hubert Suszek, Emilia Wegner e Norbert Maliszewski, Transference and its usefulness in psychotherapy in the light of empirical evidence, in Annals of Psychology, XVIII, n. 3, 2015, pp. 363-380. URL consultato il 4 novembre 2019.