Il Triangolo d'oro è la zona montuosa compresa fra il Myanmar (ex Birmania), il Laos e la Thailandia avente una superficie di circa 390 000 km².[1] Tra le maggiori località della zona vi sono Kengtung nella Birmania orientale, Ban Houayxay nel Laos settentrionale e Chiang Rai, Chiang Mai e Mae Hong Son nel nord della Thailandia. È la seconda area asiatica per importanza e dimensione della produzione dell'oppio dopo la zona della mezzaluna d'oro, che ha il suo centro di maggior produzione in Afghanistan. Il Triangolo d'oro ha preso questo nome perché buona parte dell'oppio da raffinare veniva acquistata nelle città di frontiera e pagata con barre d'oro.[2] Verso la metà degli anni sessanta, nel Triangolo d'oro ebbe inizio la produzione di eroina e, a partire dagli anni novanta, alla produzione di oppio e eroina fu affiancata quella altrettanto redditizia delle metanfetamine.[3]
La maggior parte della produzione è per tradizione concentrata in Laos e Birmania; la Thailandia ha sempre avuto una produzione limitata ma, grazie alle sue infrastrutture e ai suoi agganci con la comunità internazionale, ha monopolizzato la distribuzione nel mondo dell'eroina, che viene raffinata nei laboratori posti lungo la frontiera thailandese con Birmania e Laos.[2]
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