Il sindaco di Betlemme, Hanna Hanania, e il padre Ibrahim Falstas, Vicario Custode di Terra Santa, in visita alla Grotta del beato Felice da Corsano che nel natale del 1744 ispirò a S. Alfonso Maria de' Liguori la pastorale Tu scendi dalle stelle - Al centro, padre Luca Preziosi, rettore del santuario della Consolazione - Deliceto, 19 Settembre 2023.
Tu scendi dalle stelle, noto anche come Canzoncina a Gesù Bambino o semplicemente A Gesù Bambino, è un canto natalizio italiano, diffuso in tutta Italia.[1]
Composta dal santo vescovo napoletano Alfonso Maria de’ Liguori, Tu scendi dalle stelle è la più famosa pastorale natalizia italiana. Con il nome di Canzoncina a Gesù Bambino, il suo testo fu pubblicato per la prima volta a Napoli nel 1755 per i tipi dell’editore Benedetto Gessari, che ne inserì i versi nel libro di Sant'Alfonso Operette Spirituali, VI edizione.[2]
Il vescovo iniziò la stesura del canto nel dicembre 1744 e la terminò nel 1747, durante un soggiorno nel Convento della Consolazione di Deliceto, dov'egli venne chiamato per fondare la terza casa dei Redentoristi. Per comporlo, Sant'Alfonso trasse ispirazione dalla Grotta situata sotto le strutture dell'omonimo convento e inglobata nella piccola chiesa dedicata al beato Felice da Corsano (da cui la sacra spelonca prendeva il nome), inoltre prese spunto da un altro canto natalizio, scritto da lui stesso in napoletano negli anni precedenti e di cui modificò le parole e in parte la melodia: Quanno nascette Ninno.
Fino a novembre 2023,[3] il luogo d'ispirazione e di composizione era dibattuto tra Deliceto (che già ne vantava la lunga e costante tradizione) e Nola, in quanto quest'ultima venne indicata quale patria della pastorale in un libro del 1857, ove si dice che il santo la compose mentre era ospite di don Michele Zamparelli nel corso d'un impegno missionario;[4] tuttavia, ultimi approfondimenti storici,[5] che individuano in un manoscritto di fine XVIII secolo la fonte di questa notizia,[6] dimostrano che l’episodio di Casa Zamparelli si verificò solo nel 1759, ossia circa quindici anni dopo la composizione del canto e quattro anni dopo la pubblicazione delle Operette Spirituali.[7]
^A Deliceto come a Betlemme - La grotta che ispirò Tu scendi dalle stelle.
^ Alfonso Maria de’ Liguori, Operette Spirituali, ed. VI, presso Benedetto Gessari, Napoli, 1755.
^ Data di pubblicazione del libro di Giovanni Bosco Maria Cavalletti, A Deliceto come a Betlemme - La grotta che ispirò la pastorale “Tu scendi dalle stelle”, Natale 1744, cit..
^ Celestino Berruti, C. SS. R., Lo Spirito di S. Alfonso Maria De Liguori […], Napoli 1857, pp. 348, 349. La notizia fu ripresa da Oreste Gregorio nel suo Canzoniere Alfonsiano, Studio critico estetico col testo, Angri Tipografia C. Contieri, 1933-XI, Parte II, cap. I, pp. 133-143 e da Raimundo Telleria in San Alfonso María de Ligorio. Fundador, obispo y doctor, I, Editorial Perpetuo Socorro, Madrid 1950..
^ Giovanni Bosco Maria Cavalletti, A Deliceto come a Betlemme […], cit..
^ Per il ms. cfr. Raimundo Telleria, San Alfonso María de Ligorio, cit., parte III, cap. V, p. 763 e Angelomichele De Spirito, Sant’Alfonso e il più antico canto popolare italiano in SHCSR 63 (2015) Vol. II, pp. 225-252..