Il turismo sessuale è un fenomeno che comprende viaggi volti a ottenere prestazioni sessuali da prostitute o "gigolò". Il viaggio è tipicamente intrapreso da turisti o turiste dei paesi benestanti verso i paesi in via di sviluppo e può implicare pagamenti in contanti o in natura.
L'Organizzazione mondiale del turismo definisce il turismo sessuale come «viaggi organizzati dagli operatori del settore turistico, o da esterni che usano le proprie strutture e reti, con l'intento primario di far intraprendere ai turisti una relazione sessuale a sfondo commerciale con i residenti del luogo di destinazione».[1]
Questo tipo di turismo ha, secondo l'ONU, conseguenze sociali e culturali sia per i paesi d'origine sia per quelli di destinazione, particolarmente in quelle situazioni ove si sfruttano le diseguaglianze di sesso, età, condizione sociale ed economica delle popolazioni delle mete turistiche.[1][2][3]
Motivo di ulteriore attrazione per chi pratica turismo sessuale possono essere anche ridotti costi dei servizi nei paesi di destinazione e (cosa tendente a favorire un incremento potenziale della criminalità):