«Il sacrificio della patria nostra è consumato: tutto è perduto; e la vita, seppure ne verrà concessa, non ci resterà che per piangere le nostre sciagure, e la nostra infamia.»
Ultime lettere di Jacopo Ortis | |
---|---|
Autore | Ugo Foscolo |
1ª ed. originale | 1802 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | epistolare |
Lingua originale | italiano |
Ambientazione | Nord Italia, 11 ottobre 1797 (lettera iniziale) - 25 marzo 1799 (lettera di chiusura) |
Protagonisti | Jacopo Ortis |
Antagonisti | Napoleone |
Altri personaggi | Teresa, il signor T., Odoardo, Lorenzo Alderani, Giuseppe Parini, Isabellina, Michele, la madre di Jacopo |
Le ultime lettere di Jacopo Ortis o Ultime lettere di Jacopo Ortis è un romanzo di Ugo Foscolo, considerato il primo romanzo epistolare della letteratura italiana, nel quale sono raccolte 67 lettere inviate dal protagonista Jacopo Ortis all'amico Lorenzo Alderani, il quale le avrebbe poi date alla stampa corredandole di una presentazione e di una conclusione.
Vagamente ispirato ad un fatto reale e al modello letterario de I dolori del giovane Werther di Johann Wolfgang von Goethe, l'opera risente molto dell'influsso di Vittorio Alfieri, al punto che è stato definito[1] "tragedia alfieriana in prosa".[2] Il romanzo fu estremamente popolare tra i giovani del Risorgimento.[3]