Unione di Lublino | |
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L'Unione di Lublino in un dipinto di Jan Matejko. | |
Firma | 4 luglio 1569 |
Luogo | Lublino |
Condizioni | Fusione del Regno di Polonia e del Granducato di Lituania nella Confederazione polacco-lituana. Istituzione di una monarchia elettiva. Istituzione di un Senato e di una Camera dei deputati della Polonia. |
Parti | Regno di Polonia Granducato di Lituania |
Firmatari | Jan Sierakowski |
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L'Unione di Lublino fu un atto politico siglato a Lublino, in Polonia, il 4 luglio 1569, con il quale fu sancita la fusione del Regno di Polonia e del Granducato di Lituania in un'unica realtà statale che prese il nome di Repubblica dei due Popoli o Confederazione polacco-lituana. Il nuovo stato fu governato da un monarca elettivo che assunse l'eredità dei sovrani polacchi e dei granduchi lituani, affiancato da un Senato e un parlamento detto Camera dei deputati della Polonia. L'Unione di Lublino rappresentò l'evoluzione della precedente unione personale fra domini polacchi e lituani e fu resa necessaria dalla pericolosa posizione della Lituania nelle guerre con la Russia.
Riconosciuta come evento cruciale nella storia di molte nazioni, l'Unione di Lublino è stata osservata e valutata in maniera diversa da molti storici. Alcuni studiosi polacchi hanno esaltato i suoi aspetti positivi, enfatizzandone i tratti di creazione politica volontaria e pacifica e il ruolo fondamentale nella diffusione dell'avanzata cultura polacca. Altri, come Paweł Jasienica, hanno messo in rilievo come l'Unione abbia distolto la Polonia dal consolidamento ad occidente della propria influenza (Slesia e Pomerania governate da rami cadetti della dinastia Piast) rivolgendosi a oriente per difendere la debole situazione della Lituania su quel fronte. Gli storici lituani sono stati invece più critici nei confronti di questo atto, sottolineando la posizione predominante della Polonia all'interno dell'Unione. La storiografia ufficiale sovietica, per mezzo dei suoi storici inclini a seguire le direttive politiche, allo scopo di giustificare, l'invasione della Polonia nel 1939 a fianco della Germania nazista e la conseguente occupazione dei territori orientali, ha cercato di accreditare la versione secondo la quale la Confederazione non fosse altro che oppressione per le vaste masse di contadini e classi più povere. È anche vero che le condizioni di questi ceti non erano poi peggiori di quelle dei contadini del principato di Moscovia. Va comunque ricordato che con tutti i limiti e le critiche possibili, la Confederazione fu il primo tentativo riuscito di unione tra popoli slavi. In un certo momento della sua storia venne considerata la possibilità di far assurgere l'Ucraina a stato confederato con il nuovo nome di Repubblica dei tre Popoli.