L'Eurovision Song Contest (in franceseConcours Eurovision de la Chanson; noto anche solo come Eurovision o Eurofestival[1] ed attraverso l'acronimo ESC) è un festival musicale internazionale organizzato annualmente dai membri dell'Unione europea di radiodiffusione (UER).
Il festival nacque nel 1956 a Lugano su iniziativa del giornalista Rai Sergio Pugliese per avvicinare i paesi europei dopo la fine della seconda guerra mondiale. Dopo un timido inizio con sette paesi partecipanti la manifestazione è andata espandendosi anche oltre i confini europei, accogliendo tra i partecipanti stati come Israele e l'Australia. Fin dalla sua prima edizione il concorso si è tenuto senza interruzioni ogni anno, fatta eccezione per il 2020 anno in cui fu annullato a causa della pandemia di COVID-19[2], rendendolo uno dei programmi televisivi musicali di livello internazionale più longevi e di maggior successo di sempre.[3] Si tratta inoltre dell'evento non sportivo più seguito al mondo:[4] i dati di ascolto degli ultimi anni a livello internazionale sono stati stimati tra 100[5] e 600 milioni.[6]
Viene trasmesso sui principali canali televisivi e radiofonici dei membri dell'UER, che includono i principali enti radiotelevisivi europei, nonché attraverso il network Eurovisione in lingua inglese e francese;[7] viene trasmesso anche al di fuori dei "confini" tradizionali della manifestazione[8] da emittenti anche non direttamente associate all'UER tra cui Canada, Cina, Kazakistan e Stati Uniti d'America.[9] Con l'avvento del terzo millennio è stata inoltre introdotta la trasmissione dell'evento online prima attraverso il portale eurovision.tv[10] e poi, dal 2016, su YouTube attraverso il canale ufficiale dell'evento.[11][12]
^Ogni emittente può scegliere di attivare un commentario in tempo reale nella propria lingua o ricorrere all'utilizzo dei sottotitoli. Inoltre sono possibili brevi intermezzi anche nella lingua del paese ospitante.