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Vergine consacrata

Incoronazione della Vergine (Neri di Bicci, 1470).

Nella Chiesa cattolica, una vergine consacrata è una donna vergine che è stata consacrata dalla Chiesa come sposa di Cristo. Le vergini sono consacrate dal vescovo diocesano secondo il rito liturgico approvato, sono tenute a mantenere la verginità perpetua in quanto sposate a Cristo e si dedicano al servizio della Chiesa.

Le vergini consacrate dedicano il loro tempo alle opere di penitenza e di misericordia, all'attività apostolica e alla preghiera, secondo il loro stato di vita e i loro doni spirituali. Una vergine consacrata può vivere o come monaca in alcuni ordini monastici o "nel mondo" sotto la vigilanza del suo vescovo.

Nel 1962 fu rivisto il rito di consacrazione delle vergini (in latino: De Benedictione et Consecratione Virginum, "La benedizione e la consacrazione delle vergini"), la prima revisione di questo tipo dal 1595. Il Concilio Vaticano II richiese un'ulteriore revisione. Dopo aver creato diverse bozze del rito, il comitato incaricato della revisione introdusse una variante che permetteva alle vergini "viventi nel mondo" di ricevere nuovamente la consacrazione di vergini, abrogando un divieto che era stato introdotto circa 800 anni prima. Così, il rituale vigente, l'Ordo Consecrationis Virginum contenuto nel Pontificale Romano e promulgato da papa Paolo VI nel 1970,[1] permette sia alle monache di alcuni ordini che alle vergini "viventi nel mondo" di essere consacrate. Questa solenne preghiera consacratoria da parte del vescovo fu conferita ininterrottamente nei secoli alle vergini fin dall'età apostolica.

Il Codice di Diritto Canonico del 1983 e l'esortazione apostolica Vita Consecrata di papa Giovanni Paolo II del 1996 parlano del "rifiorito Ordine delle Vergini" (Ordo Virginum), i cui membri sono entrambi spose di Cristo e rappresentano la Chiesa come Sposa dell'Agnello. Secondo le stime ricavate dai registri diocesani, al 2023 il numero di vergini consacrate viventi in tutto il mondo si aggira intorno alle 5.000 unità.[2][3]

In vista dell'imminente 50° anniversario della reintroduzione, il Dicastero per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica ha emanato nel luglio 2018 l'istruzione Ecclesia Sponsae imago.[4] Secondo il diritto canonico, le vergini consacrate non fanno la professione pubblica dei consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza.[5]

  1. ^ Ordo Consecrationis Virginum (31 maggio 1970), AAS 62 (1970) 650
  2. ^ Bernadette Mary Reis, "Church reproposes Order of Virgins 50 years after its restoration", Vatican News, 4 luglio 2018.
  3. ^ (EN) Southern Nebraska Register, Consecrated virgins living in the world, su Catholic Diocese of Lincoln, 3 novembre 2023. URL consultato il 30 luglio 2024.
  4. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore ESI2018
  5. ^ La vocazione della vita eremitica/anacoretica è regolata dal canone 603 CIC, mentre la definizione di vocazione delle vergini consacrate è normata dal canone 604 CIC

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