Wilhelm Adalbert Hosenfeld | |
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Nascita | Hünfeld, 2 maggio 1895 |
Morte | Stalingrado, 13 agosto 1952 (57 anni) |
Cause della morte | rottura dell'aorta toracica |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() ![]() |
Forza armata | ![]() ![]() |
Arma | Heer |
Unità | Wach-Bataillon 660 (Battaglione guardia 660) |
Anni di servizio | 1914 - 1917 1939 - 1945 |
Grado | Hauptmann[1] |
Guerre | Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale |
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Wilhelm Adalbert Hosenfeld (Hünfeld, 2 maggio 1895 – Stalingrado, 13 agosto 1952) è stato un militare tedesco, che servì nella Wehrmacht durante il secondo conflitto mondiale.
Prima della guerra era un insegnante e salì i ranghi dell'esercito fino a diventare Hauptmann (Capitano). Aiutò a nascondere o salvare molti polacchi, anche ebrei, nella Polonia occupata dai nazisti, e aiutò tra gli altri il pianista e compositore ebreo-polacco Władysław Szpilman, nascosto nelle rovine di Varsavia durante gli ultimi mesi del 1944. Fu catturato dall'Armata Rossa e morì prigioniero dei sovietici nel 1952. Szpilman racconta il suo gesto nella sua autobiografia, Il pianista, che ha avuto una trasposizione cinematografica dal titolo omonimo diretta da Roman Polański.
Nel film è rappresentato come il capitano tedesco che salva la vita al pianista ebreo verso la fine del conflitto. Se nella pellicola Hosenfeld è ritratto come un uomo distaccato, che sembra convincersi a salvare la vita del musicista soltanto perché stupito dalla sua abilità nel suonare il pianoforte, Szpilman, invece, lo tratteggia nel suo libro quale uomo di poche parole ma molto più umano, riflessivo e sensibile, sottolineando, peraltro, la sua volontà di salvargli la vita anche dopo aver appreso delle sue origini ebraiche e prima ancora che si capacitasse delle sue abilità musicali.
Nell'ottobre del 2007 Hosenfeld fu onorato postumamente dal presidente della Polonia Lech Kaczyński con una Croce di commendatore dell'ordine della Polonia restituta. Nel giugno del 2009 Hosenfeld fu riconosciuto anche nello Yad Vashem, il memoriale ufficiale d'Israele per le vittime dell'Olocausto, come uno dei Giusti tra le nazioni.[2]